Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo nali dell' organizzazione. 5 A loro volta i segretari provinciali partecipano ai congressi nazionali delle federazioni e delle confederazioni,6 dove "eleggono" i presidenti e i dirigenti delle organizzazioni nazionali "acclamando" una lista di candidati già preparata dai funzionari uscenti e dai gerarchi del partito. 7 Questo sistema è stato cos{ descritto da uno scrittore francese tutt'altro che ostile al fascismo: Nelle organizzazioni legali fasciste, che dovrebbero rappresentare datori di lavoro, prestatori d'opera e professionisti, la figura chiave, cioè colui a cui ci si deve rivolgere per stipulare contratti di lavoro, è il segretario. Ora questo segretario non è eletto dai membri, bensf nominato direttamente dal governo. Si aggiunga che i delegati delle organizzazioni al consiglio nazionale della federazione sono questi stessi segretari ddle organizzazioni inferiori. A sua volta, il segretario della federazione nazionale è nomi– nato dal presidente della confederazione nazionale, che a sua volta ancora è nominato dal governo. In ogni gradino della scala, per ogni posizione importante, la persona desi- ~ gnata ad occupare la carica è una creatura del governo o del partito. 8 Verso la fine del 1927 diversi fascisti chiesero timidamente che si con– cedessero libere elezioni per la scelta dei segretari, dichiarando che ormai non esisteva piu nessun pericolo che persone ostili al Partito fascista potes– sero impadronirsi delle organizzazioni operaie. Il segretario generale del Partito fascista, Augusto Turati, respinse la petizione. In un messaggio a Mussolini in data 1° gennaio 1928, egli indicò come uno dei segni della "coscienza rivoluzionaria" del partito "la designazione dei gerarchi dall'al– to, in considerazione della nostra concezione antielezionistica e antidemo– cratica. " 9 E in un discorso tenuto a Milano, dove il movimento "elezioni– stico" era piu profondamente radicato, egli ripeté: Il criterio della nomina dei dirigenti dall'alto è un criterio profondamente fascista e ha dato nel primo anno di applicazione benefici risultati, sopprimendo ogni residuo 5 Su queste "elezioni," invece di riportare dai giornali parecchie pagine di notizie, ba– sterà un solo esempio. Il 18 luglio 1933, nel quotidiano "Il Lavoro" si pubblicava un reso– conto dei lavori del convegno dei sindacati industriali della provincia di Genova, che si era tenuto il 16 luglio. Il convegno è chiamato "assemblea generale dei lavoratori," ma vi par– tecipano soltanto i funzionari sindacali. Presiede il presidente della Confederazione nazionale dei sindacati fascisti dell'industria, e sono inoltre presenti il prefetto della provincia, il se– gretario provinciale del partito, il podestà di Genova, e altri simili dignitari. Il commis– sario governativo, che sino a questo momento ha diretto i sindacati provinciali, pronuncia "ampie e precise dichiarazioni, coronate alla fine da una lunga e fervida ovazione.,, Prende poi la parola il segretario federale e il suo discorso è accolto da "una scrosciante ovazione." Quindi uno dei delegati pronuncia un panegirico sul commissario che ha diretto i sinda– cati e, esprimendo "la gratitudine della massa lavoratrice da lui fervidamente assistita," propone che lo si elegga "per acclamazione segretario generale dell'Unione genovese dei sin– dacati fascisti dell'industria." L'ordine del giorno è approvato "con una prolungata accla– mazione e grida di simpatia. " 6 Sino all'ottobre 1928 le organizzazioni provinciali erano rappresentate ai congresssi na– zionali da delegati "eletti,, specificamente a tal fine dai segretari dei sindacati locali nel corso di assemblee provinciali; ma anche questa procedura sembrava pericolosa, e perciò un decreto del 18 ottobre 1928 stabiH che da allora in avanti le organizzazioni provinciali sareb– bero state rappresentate dai loro segretari (" Industri al and Labour Information," 17 dicem– bre 1928, p. 357). 7 Cfr., a es., "Lavoro," 10 giugno 1933, la "acclamazione" con cui fu eletto il presiden– te della Confederazione degli impiegati e operai dei trasporti terrestri. 46 8 R. ARoN, Les fausses sorties, in "L'Ordre Nouveau, 11 Paris, 1° giugno 1935, p. 21. 9 "Corriere della Sera," 2 gennaio 1928. Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=