Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

C 01ne si scrive la storia Mr. Goad, in una lettera pubblicata nel Manchester Guardian del 12 gen– naio 1933, rese nota la seguente informazione confidenziale in merito ai sindacati fascisti: In questa città [Firenze] le organizzazioni sorgono "spontaneamente" ogni gior– no. Se si dà vita a una nuova industria, di solito i lavoratori formano da sé un nuovo sindacato, oppure una categoria di lavoratori abbandona un sindacato maggiore per for- 1narne uno nuovo. Se all'interno di un sindacato riconosciuto un largo numero di lavo– ratori condividono motivi di malcontento, essi sono liberi di uscirne e formarne un altro, e qualche volta accade che il vecchio sindacato indebolendosi non comprende piu il 10 per cento dei lavoratori della categoria e quindi non ha piu diritto al "riconosci– mento." Poiché tutti i vantaggi ottenuti dal sindacato "riconosciuto" vengono inclusi nel contratto di lavoro modello della categoria, che vale indistintamente per tutte le sue organizzazioni sindacali, come pure per tutti i lavoratori indipendenti, l'appartenere a una particolare organizzazione sindacale o fare parte comunque di un sindacato, non rappresenta per un lavoratore nessun vantaggio pratico. Questo è quanto intendo dire quando affermo che i sindacati non sono "monopolistici." Nessun giornale di Firen~e, nessun giornale italiano, ha mai dato no– tizia di libere organizzazioni sindacali sorte a Firenze o altrove per inizia– tiva di lavoratori che avevano abbandonato le organizzazioni ufficiali. Un tale fenomeno esiste soltanto nell'immaginazione del direttore del British Institute di Firenze. In una lettera al Manchester Guardian in data 22 gennaio 1934, Mr. Goad torna a difendere la sua affermazione che "i sindacati italiani sono liberi, aperti, spontanei e non monopolistici": Non c'è distinzione alcuna tra coloro che appartengono ai sindacati riconosciuti e coloro che sono soltanto "rappresentati" da ciascun sindacato. Per quanto riguarda gli uffici di collocamento, formalmente esiste una norma in base alla quale, ad assoluta parità di condizioni, un datore di lavoro dovrebbe assumere un ex-combattente o un fascista a preferenza di altri; ma mi si assicura che questa norma è del tutto lettera morta, poiché ciascun datore di lavoro che desideri assumere persona priva di tali qualifiche basta dica che quel tale ha requisiti migliori per il tipo di lavoro che intende affidargli. Per concludere, Mr. Goad scrive insieme a Miss Currey quanto segue: La libertà personale del lavoratore di aderire o meno a un sindacato riconosciuto è assicurata dal fatto che egli gode di tutti i benefici economici dell'appartenenza in base ai contratti collettivi di lavoro della sua categoria. Ciò impedisce che il sindacato diventi monopolistico per quanto riguarda le assunzioni di lavoratori, o esclusivista per quanto riguarda l'ammissione di nuovi membri. 20 Nel maggio del 1934 un "gruppo di studiosi dello Stato corporativo in Italia" fece una scoperta ancor piu straordinaria di quelle che abbiamo passato in rassegna nelle precedenti pagine: essi scoprirono che nel 1932, in un "nuovo trattato complementare'' concluso tra Pio XI e Mussolini per l'in– terpretazione dei Patti Lateranensi del 1929, era stato riconosciuto il diritto 20 GoAD e CURREY, The Working of a Corporate State, cit., p. 34. 41 Bibloteca Gino Bianco

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