Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del f asdsmo Vogliamo che i dirigenti sindacali siano fascisti al cento per cento, perché il nostro è un ordinamento tipicamente politico e solamente politico. Noi chiediamo che i diri– genti siano fascisti per evitare sul terreno pratico tutte quelle deviazioni che ci porte– rebbero a costruire un ordinamento sindacale diverso da quello che vogliamo costruire. 14 Il 10 marzo 1933, il sottosegretario per le Corporazioni, Biagi, disse alla Camera: Per quanto attiene alla selezione dei quadri (...) la vigilanza del Corporazioni con l'ausilio politico del partito, si è esplicata e si esplica tenta e rigorosa. 15 m1n1stero delle . . m maniera at- In conclusione, nessuna organizzazione può ottenere il riconoscimento legale e i privilegi ad esso connessi, se non si sottomette a quelle regole che si applicano a tutte le associazioni sotto il regime fascista, cioè se non accetta di essere amministrata da uomini di fiducia del partito. "Il sindacalismo fascista - Mussolini affermò 1'11 marzo 1926 - (...) è una massa grande che il fascismo ed il governo controllano in pieno: una massa che obbedisce. 1116 Uno dei giuristi del regime ha fornito la seguente spiegazione: Bisogna evitare un errore frequente di interpretazione, secondo il quale le orga– nizzazioni legalmente riconosciute sono riguardate come rappresentative di interessi di– stinti dallo Stato. Questo punto di vista ferisce la esigenza centralizzatrice e unitaria del sistema fascista. I sindacati non sono comunità capaci di vita autonoma, ma sem– plici quadri direttivi della massa. I sindacati sono gerarchie dello Stato nella sfera eco– nomica della comunità nazionale. Mussolini ha chiamato i sindacati fascisti "strun1enti" del regime. 17 Rossoni, che fu uno degli inventori del sistema, ci dice che "i sin– dacati fascisti non sono altro che gli strumenti del partito, del regime e della rivoluzione. 1118 Nel 1930 il segretario generale del partito apostrofò le organizzazioni legalmente riconosciute nei seguenti termini: Voi costituite, sf, la base dello Stato, ma la costituite non perché lo Stato vive di voi, ma in quanto lo Stato disciplina e regola le vostre funzioni e le vostre attività. (...) Al di fuori di questa espressione dello Stato, voi ritornate nel nulla. 19 Se per caso qualcuno se n'era dimenticato, Bottai ricordava ancora, il 29 agosto 1931, che "il sindacato è uno strumento politico delle autorità e quindi un organo politico fascista; il funzionario di una organizzazione sindacale è essenzialmente un politico che, attraverso la sua attività tecnica 1 4 "Popolo d'Italia." [N.d.C.] 15 A. P., Camera, Legislatura XXVIII, Discussioni, vol. VII, p. 8081. l6 MUSSOLINI, XXII, p. 91. 17 C. CosTAMAGNA, I principi generali della dottrina fascista dello Stato, in Il partito fa– scista nella dottrina e nella realtà politica, a cura di O. Fantini, Roma, Editrice Italiana Attua– lità, 1931, p. 64. 18 C. HAmER, Capital and Labor under Fascism, New York, Columbia Univ. Press, 1930, p. 233. 19 "Lavoro Fascista," 20 aprile 1930. 28 Bibloteca Gino Bianco

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