Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Capitolo terzo Le organizzazioni fasciste Secondo questi provvedimenti legislativi, o categoria di lavoratori in ciascuna località sciuta dal governo una sola organizzazione tori d'opera. per ogni specie di impresa ' 1 ~ . puo essere egalmente r1cc!l0- di datori di lavoro o presta- Le associazioni di datori di lavoro per ciascuna categoria di impresa sono riunite in un solo organo nazionale denominato "federazione nazio– nale," e allo stesso modo tutte le associazioni di prestatori d'opera della stessa categoria d'impresa costituiscono una federazione nazionale paral– lela. A loro volta queste federazioni nazionali vengono raccolte in "con– federazioni nazionali." In ciascuna delle novantatre province d'Italia, ogni federazione di da– tori di lavoro e ogni federazione di prestatori d'opera è rappresentata da un segretario provinciale, il quale dirige all'interno della provincia tutte le organizzazioni che dipendono dalla sua organizzazione. Datori di lavoro e prestatori d'opera non hanno il diritto di raggrup– parsi secondo il loro modo di avvertire spontaneamente certe affinità eco– nomiche. I sarti, ad esempio, sono commercianti o industriali? E i pesca– tori devono essere compresi nella confederazione dei marittimi o in quella degli industriali? I milioni di mezzadri, che non si limitano a coltivare direttamente la terra ma si valgono anche di manodopera salariata, sono datori di lavoro o prestatori d'opera? Gli amministratori di case private devono essere organizzati nella confederazione delle associazioni industria– li o delle associazioni commercianti? Nella sua onniscienza, il governo risolve tutte queste spinose questioni e fissa la categoria sotto la quale ciascun individuo deve collocarsi. Cosf gli amministratori di case private formano un ramo della confederazione delle associazioni commercianti, Dio sa perché. 1 1 M. LAClilN, La JVe Italie, Paris, Nouvelle Revue Française, 1935, p. 228. G. BOTTAI, Il Con– siglio nazionale delle corporazioni, Milano, Mondadori, 1933, p. 24, dice: "Il nostro lavoro di questi due anni è stato [ ... ] questo: distinguere gli italiani secondo la loro professione, se– condo il loro mestiere, e incasellarli dentro i rispettivi sindacati" (discorso del 3 marzo 1929). 24 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=