Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

• Il patto di Palazzo Vidoni ste fu respinto dall'80 per cento degli ottomila operai dei cantieri San Marco, e all'unanimità nei cantieri Lloyd e Sant'Andrea. Un referendum indetto tra gli operai tessili sul concordato del 1925, dette i seguenti risultati: Aziende Biella: F.lli Simone Successori Sella & C. Torello Viera & F.lli Valle & C. Cartotto Ludovico Schio: Stabilimento Cazzola Tota/,e dei voti espressi 119 178 88 252 143 438 Voti espressi contro il concordato fascista 107 172 87 252 143 414 Sino all'autunno 1925 gli operai di molte fabbriche, specialmente nel– l'industria metallurgica, nominavano annualmente delle "commissioni di fabbrica" per rappresentarli nelle trattative con i dirigenti. Queste elezioni avvenivano all'interno delle fabbriche, dove potevano entrare soltanto gli operai. Non un solo candidato fascista risultò mai eletto. Sommando i ri– sultati delle elezioni che si tennero tra il novembre 1924 e la primavera 1925 in ventiquattro fabbriche per le quali disponiamo dei dati, si rag– giungono i seguenti totali: Voti fascisti . Voti antifascisti • • • • 605 8.887H I fascisti hanno pubblicato statistiche su statistiche per dimostrare che i loro sindacati contavano milioni di iscritti, ma sul valore delle statistiche fasciste fanno luce le seguenti citazioni (il lettore ricordi che tutti i gior– nali italiani qui citati sono fascisti): Popolo di Lombardia, 21 febbraio 1925: "Sappiamo benissimo che la cifra di due milioni di iscritti alle associazioni sindacali fasciste non è vera, ma esagerata e fantastica. Trattando delle organizzazioni operaie non è facile bluffare, come gio– cando a poker; il bluff si ritorce sempre contro coloro che ne usano. Le principali cate– gorie degli operai industriali sono del tutto assenti dalle nostre associazioni: tessili, edili, tipografi, marittimi. Se i sindacati agricoli sono numerosi e forti nelle provincie della Valle del Po e in Toscana, altrove non esistono. " 12 Italia Nuot1a, 30 marzo 1925: "I nostri iscritti non sono numerosi. Le nostre associazioni non hanno mai desiderato di avere con loro masse che non ragionano e che si lasciano irretire dalle parole dei demagoghi rossi. " 13 u Questi dati costituiscono una parte di quelli raccolti nel memoriale presentato all'Ufficio internazionale del lavoro di Ginevra dalla Confederazione generale del lavoro nella primavera del 1925: INTERNATIONAL LABOUR OFFICE, Conferences, 1925, pp. 617 sgg. Nessuno di questi dati fu messo in dubbio dal rappresentante del governo fascista G. De Michelis. u Cit. trad. 13 Cit. trad. Bibloteca Gino Bianco 21

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