Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Il "Non Mollare" liberazione Nazionale di Roma a ritirare le dimissioni. Se pubblicasse quel documento, farebbe opera di cui gli sarebbero grati tutti coloro che vogliono veder chiaro negli eventi del 1944. Il "Non Mollare" 1 Una sera del gennaio 1925, eravamo Carlo e Nello Rosselli, Ernesto Rossi, Nello Traquandi, non ricordo piu chi altri ed io, e commentavamo il discorso fatto da Mussolini il 3 gennaio. Eravamo tutti d'accordo che i deputati dell'opposizione antifascista, il cosf detto "A ventino," non avevano capito che la "seconda ondata," tante volte minacciata da Mussolini, aveva ormai avuto luogo e li aveva travolti; bisognava far punto e da capo, e pre– pararsi a una resistenza lunga e ben dura. Nel corso della conversazione, ad uno di noi capitò di dire: "Ora che la libertà di stampa è abolita, vedremo comparire la stampa clandestina." Alcuni giorni dopo, mi recai a Roma, non ricordo piu per quale fac– cenda. Al mio ritorno Ernesto mi presentò un foglietto intitolato Non Mol– lare.2 L'impresa era stata deliberata in casa Rosselli da Carlo e Nello Ros– selli, Nello Traquandi e Dino Vannucci. Ernesto ha raccontato come fu trovato il titolo del foglietto: Avevamo passato in rassegna i nomi dei periodici italiani e stranieri che cono– scevamo, risalendo fino a quelli del Risorgimento. Nessuno ci sembrava adatto per la testata del giornaletto che volevamo fare. In mancanza di meglio ci eravamo fermati sul nome Il Crepuscolo. Ma non ne eravamo soddisfatti. Poteva dar luogo ad equivoci: il crepuscolo non è solo la prima luce dell'alba; è anche l'ultima luce dd giorno. E poi dal sostantivo si sarebbe potuto trame l'aggettivo "crepuscolari," col quale non ci sarebbe certo piaciuto di essere qualificati... Fu Nello Rosselli finalmente a suggerire: "Chiamiamolo Non Mollare." E tutti fummo subito d'accordo. Era proprio quello che volevamo dire: un rimprovero, un incitamento, un comando a tutti i cacastecchi, che con mille ragioni dimostravano che ormai non c'era piu nulla da fare; a tutte le anime pavide che già accettavano il fascismo come un fatto compiuto, adattandosi alla servitu per tJmore di peggio. 1 Pubblicato in Non Mollare (1925), Riproduzione fotografica dei numeri usciti, con tre saggi storici cli G. SALVEMINI, E. Rossi, P. CALAMANDREI, Firenze, La Nuova Italia, 1955, pp. 1-42; e II ed., con una presentazione di C. Francovich, ivi, 1968, pp. 71-115. Qui si è seguito il testo cli questa II ed. che è arricchito di una aggiunta. [N.d.C.] 2 Secondo i ricordi pubblicati da Ernesto Rossi sul ''Ponte" dell'agosto 1945, la decisione di pubblicare il foglio clandestino sarebbe stata presa nell'ottobre 1924; "non è facile ricordare le date e i nomi a piu che un ventennio di distanza." Io, invece, ricordo benissimo che la previsione (non ancora la decisione) di una pubblicazione clandestina non venne a galla che qualche giorno dopo il 3 gennaio 1925. La esattezza del mio ricordo è confermata dalla conside– razione che nell'ottobre 1924 esisteva ancora una assai larga libertà cli stampa, data la eccita– zione generale per l'affare 11:atteotti. La libertà di stampa fu del tutto abolita non prima del 30 dicembre 1924. 465 Bibloteca Gino Bianco

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