Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sulle origini del movimento fasdsta duta chi sa mai donde sulla manica del popolo italiano, ma risultò dall'amal– gama caotico di molteplici correnti lontane e vicine, amalgama che ancora due anni prima non era preveduto da nessuno. E beninteso che nessuno di coloro che utilizzarono quell'amalgama, prevedeva di arrivare alla ditta– tura di un uomo come Mussolini, ma tutti vi arrivarono passo a passo, e vi si trovarono immersi dentro senza esserselo chiaramente proposto - tutti, cominciando dallo stesso Mussolini. Naturalmente, tanto l'antiparlamentarismo quanto ogni altro fattore del– l'amalgama fascista, ebbe i suoi precedenti prossimi e lontani nella storia d'Italia, e risalendo di precedente in precedente si può arrivare fino ad Adamo ed Eva. Ma la combinazione di quei fattori produsse quella conseguenza - il movimento fascista vittorioso - solamente negli anni 1921 e 1922. E cinque fatti nuovi produssero quella combinazione: 1) la crisi di malcontento pro– dotta dalla prima guerra mondiale; 2) la conseguente vastità del movimento socialista; 3) la stupidità dei socialisti che non seppero fare le riforme mentre blateravano su una rivoluzione che non potevano fare; 4) lo spavento d'una borghesia stupida e vile che si dette alla reazione proprio quando il peri– colo di una rivoluzione era svanito; 5) la partecipazione delle autorità mili– tari a questa controrivoluzione preventiva, dalla quale speravano ricavare un regime di dittatura militare, e si trovarono invece sbalzate in una ditta– tura dualista mussoliniana-sabauda mascherata sotto clamori demagogici. Il movimento fascista fu la conseguenza di una combinazione fra tutte quelle cause. Ma un niente, che fosse stato diverso, avrebbe potuto produrre combinazioni e risultati diversi. Per esempio, se Battisti non fosse stato im– piccato nel 1916 e se Bissolati non fosse morto nel 1920, il movimento fa– scista avrebbe trovato in quei due uomini un ostacolo che non trovò né in Costantino Lazzari né in Bombacci. 2 Se nella primavera del 1921 i due anarchici che andarono a mettere una valigia piena di bombe al Diana, fossero andati a metterla agli uffici del Popolo d'Italia e avessero fatto salta– re in aria Mussolini, il movimento fascista si sarebbe sviluppato lungo la stessa linea? Con i "se') non si fa la storia. Ma la storia non si fa neanche col tra– sformare ogni precedente in causa fatale e per giunta con l'ignorare nel nostro caso tra i precedenti proprio quell'intervento delle autorità militari, che è il piu necessario per comprendere lo sviluppo del fenomeno. 2 Cfr. la nota 6 a p. 419 di questo volume. [N.d.C.] 439 Bibloteca Gino Bianco

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