Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Partigiani e fuorusciti dei piedi e delle mani. Ma mentre gli individui, prima o poi, imparano a usare piedi e mani, nessun popolo impara mai del tutto a usarli bene. Fatta una esperienza, molto spesso dolorosa, deve farne subito un'altra, magari piu dolorosa della precedente. Quel che importa nella storia di un popolo è che tutte le sue parti sentano di formare un tutto, e vogliano rimanere unite in permanenza anche quando si dividono sui problemi dell'ora. II Il movimento partigiano non solo ha rivelato il popolo italiano a se stesso, ma ha rivelato anche al mondo esterno il volto vero di questo popolo. Molte volte, negli anni del nostro errare per il mondo, noi fuorusciti ci sentivamo domandare: "Se è vero quello che voi dite sul regime fascista, ci sapete spiegare perché il popolo italiano non si oppone?" E questa do– manda nascondeva due risposte, che nessuno esprimeva esplicitamente per non offenderci, ma di cui noi sentivamo il lavorio interno. Una risposta era che se il popolo italiano non si opponeva, questo voleva dire che era con– tento di stare come stava, cioè si meritava il governo che aveva. E l'altra risposta era, che a noi doveva mancare qualche giorno della settimana, se invece di rimanercene comodamente in Italia a goderci i treni che arrivavano in orario, correvamo per il mondo dietro a chimere di libertà e democrazia, che non facevano senso per un popolo incivile come l'italiano. Noi cercavamo di spiegare che altro è "fare opposizione" in un paese libero, altro è "fare opposizione" in un paese a regime dittatoriale. In un paese libero, "fare opposizione" è criticare a voce alta il partito al potere; è partecipare ad associazioni e a riunioni, nelle quali si votano ordini del giorno contro il partito al potere; è andare ogni tanti anni a mettere un pezzo di carta in un'urna, o a tirare un bottone dove si vota a macchina; e tutto questo senza correre il rischio di andare a vedere il sole a scacchi, o di rice– vere una manganellata sulla testa, o di vedersi presentare un bicchiere di olio di ricino. Invece, in un paese a regime dittatoriale, non si può "fare opposizione." Bisogna sottomettersi alla volontà del partito che è al potere, oppure "ribellarsi." Ma "ribellarsi" come? Colle parole? Ecco l'opposizione dei paesi liberi, ed ecco subito il manganello, l'olio di ricino e il sole a scacchi. "Ribellarsi" individualmente a mano armata? Ecco un suicidio ga– rantito. "Ribellarsi" in massa a mano armata? Ecco una rivoluzione. Ma oggi non siamo piu al 1848, noi dicevamo. Una rivoluzione è una impossi– bilità tecnica oggi in un paese in cui il governo tiene ai suoi ordini una amministrazione civile e militare accentrata, mitragliatrici e cannoni a tiro rapido, vaste forze di polizia, e le ferrovie, il telegrafo, il telefono. In questi paesi a organizzazione moderna, voi potete avere opposizione e cam– biamenti pacifici del partito al potere, solamente se vi esistono costituzioni politiche libere. Ma quando la costituzione politica è totalitaria, voi potete aspettarvi congiure di palazzo o colpi di Stato o pronunciamenti militari, 431 Bibloteca Gino Bianco

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