Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sèritti vari Grandi scrisse sulla riunione di Feltre: Mussolini andò a Feltre per un altro di quei famosi incontri con Hitler, che erano sempre una farsa. Hitler non parla italiano, e Mussolini intende il tedesco assai meno che non ami far credere. Ne risultò un altro monologo di Hitler, mentre Mussolini adocchiando il resto della compagnia, affettava di seguire con intelligenza. (Life, 26 febbraio 1945, p. 81). Il Duce traduce Carducc1:t Scrivendo nel 1944 sui giorni che visse come prigioniero a Ponza (28 luglio-7 agosto 1943) e a Maddalena (8-28 agosto 1943), Mussolini afferma di avere impiegato il tempo a Ponza, traducendo in tedesco le Odi barbare di Carducci, e di avere letto a Maddalena i primi quattro dei 24 volumi ~ delle opere complete di Nietzsche, che Hitler gli aveva mandato in dono: contenevano le poesie giovanili e gli scritti fìlologici. 29 La traduzione in tedesco delle Odi barbare farebbe tremare le vene e i polsi anche a chi dominasse da maestro assoluto e il tedesco e l'italiano. Mussolini era cos{ persuaso della sua universalità, che può anche avere ten– tato una cosf formidabile impresa. Ma quante odi avrebbe potuto tradurre in dieci giorni?. Avesse almeno preteso di non averne tradotte piu di una o due! Quanto alle opere di Nietzsche, si tratta certo della edizione in 22 ( e non 24) volumi pubblicata da Beck in Monaco nel 1933. 30 I primi quattro volumi contengono appunto le lettere e poesie scritte da Nietzsche nella pri– ma gioventu, fra il 1854 e il 1868. Si tratta di 1858 pagine in ottavo, sen– za contare prefazioni, introduzioni e appendici. Mussolini stesso ammette di essere rimasto alla Maddalena "senza la minima notizia del mondo ester– no" fino "verso il 20 di agosto." Anche se si ammette che il dono di Hitler lo raggiungesse non piu tardi del 20 agosto, è ben difficile credere che lui abbia potuto divorare piu che 1800 pagine fra il 20 e il 28 agosto, a 200 pagine al giorno. Deve aver letto appena l'indice, dal quale può aver ricavato, senza troppa difficoltà, una idea sommaria del contenuto. L'austriaco che andò a "prelevarlo" sul Gran Sasso d'Italia nel set– tembre 1943, afferma che il Duce parlava "correntemente il tedesco, quasi senza errori. " 31 E il generale delle SS tedesche, Wolff, che fu a continuo contatto con Mussolini dall'autunno del 1943 alla primavera del 1945, af– ferma che un colloquio avuto da lui con Mussolini nel gennaio 1944 "si svolse in tedesco": "Egli possedeva bene la lingua, e se ne serviva abitual– mente nei suoi rapporti con me. Era sorprendente il caso di questo sessan-- 29 B. MussoLINI, Storia di un anno. Il tempo del bastone e della carota, Milano, 1944, pp. 101-02. 30 Qui Salvemini cade in errore, perché della Historisch-kritische Gesamtausgabe der W erke und Briefe di Nietzsche (Monaco, C. H. Beck'sche Verlagsbuchhandlung, 1933 sgg.), interrotta per la disfatta nazista, furono pubblicati solo 5 volumi di opere e 4 di lettere. [N.d.C.] 31 O. SK0RZENY, Missioni segrete, Milano, Garzanti, 1951, p. 110. 396 Bibloteca Gino Bianco

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