Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Che cosa è un "liberale" italiano nel 1946 della dittatura fascista la monarchia sabauda precipitasse nell'abisso, farebbe naufragio con la monarchia anche il partito "liberale" (nel significato ita– liano). Per salvarsi dalla rovina, i liberali-monarchici-conservatori debbono allearsi coi clericali. In questa alleanza non piu i liberali-monarchici-conser– vatori prevalgono. Sono i clericali che la fanno da padroni. La Casa di Sa– voia, non potendo piu stare sulle sue gambe, deve mettersi sotto la prote– zione del Vaticano. Il partito clericale ha conquistato nella politica italiana quel predominio sui conservatori-savoiardi a cui il Partito popolare aveva invano aspirato. I "liberali" hanno inghiottito la pillola e si sono messi in coda. È sorto cosi in Italia una specie di alto protettorato pontificio su Casa Savoia. Questa va diventando qualcosa come un vassallo feudale della Santa Sede, come era il re di Napoli prima del ministro Tanucci. 22 Condi– zione essenziale per il funzionamento del consorzio monarchico-clericale è il mantenimento integrale del Concordato mussoliniano, magari con qual– che buona mano. Il Vaticano esige di essere pagato dai liberali come si fece pagare da Mussolini. Ma i democratici che hanno le idee chiare su quello che debbono vo– lere (sul serio e non per burla) non possono consentire a un mercato di quel genere. La divisione dello Stato dalla Chiesa è uno dei loro postulati essenziali. Qual è la posizione di Benedetto Croce su questo problema? Il 24 maggio 1929, parlando nel Senato, Croce affermò che oltre a chi accettava il Concordato come un buon affare politico secondo il principio che Parigi val bene una messa, vi era in Italia chi considerava l'andare o non andare a messa come infinitamente piu importante di Parigi, perché era affare di coscienza. A nome di chi sentiva cosf, Croce dichiarò di non poter dare voto favorevole al Concordato. Ma oggi? In una Nota su,: partiti' e la libertà, datata 14 aprile 1943, che leg- giamo in un opuscolo L'Idea Liberale: contro le confus1:on1: e gl'ibr1:dismi, Bari, Laterza, 1944, pp. 12-15, 23 Croce insegna che "un solo partito è (...) illiberale"; "questo partito è il cattolico, o clericale"; "la Chiesa (...) nega il principio della libertà"; una conversione liberale dei comunisti è pos– sibile, ma "non è possibile logicamente dei cattolici in quanto clericali, che aspettano gli ordini politici dal Vaticano"; quegli ordini "secondo le contingenze e secondo le convenienze ai fini della Chiesa, possono essere del pari liberali e illiberali," e "se ora pare che siano della prima qualità, negli anni trascorsi sono stati della seconda, e nessuno dimenticherà mai il predecessore del presente pontefice, che inneggiò all"uomo della Prov– videnza privo di pregiudiz1 liberali,' e ripetutamente si vantò di averlo appoggiato, mobilitando all'uopo le forze della Chiesa." - Che fare allora? Garentire alla Chiesa cattolica come a tutte le altre fedi e credenze la mas- 22 Bernardo Tanucci (1698-1783) partecipò al governo del Regno cli Napoli dal 1735 al 1776 adoperandosi energicamente per bandire l'ingerenza ecclesiastica. [N.d.C.] 23 Ora in CROCE, Scritti e discorsi politici, cit., vol. I, pp. 88-91. [N.d.C.] 383 Bibloteca Gino Bianco

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