Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Prefazione scenza d,: prima mano della situazione italiana, o erano osservatori super– ficiali con poco tempo a disposizione, soddisfatti delle spiegazioni uffi– ciali imparti.te dalle gui·de fasciste alle quali si· rivolgevano per ai·uto, o propagandisti il cui· scopo non era quello di condurre uno studio obiet– tivo, bensi di cantar le lodi· e le benemerenze del dz.ttatore che li man– teneva a spese del contribuente italiano. D'altra parte la stessa termi·nolo– gia fasc1:stasembra fatta apposta per produrre confusz·one e diffondere i·n– formazi·oni sbagli.ate. Le associazi·oni di datori di lavoro, i sindacati d1:pre– statori d'opera, e le associazi·oni di categorie prof essionalz', sono chia– mate o "sindacati" o "corporazi·oni." La parola "sindacato" è di origi·ne francese, e i'n francese è adoperata soltanto per i·ndicare associazi·oni· di' pre– statori d'opera. In 1:nglese (syndicate) significa un'altra cosa. La parola '" corporazi·one" non indica nulla nella lingua i·nglese (corporation o guild) che assomigl-i ai "sindacati" o "corporazioni" della termi·nologia fascista. Inoltre, la parola "corporaz,ione" v,iene usata da,: fascz·sti non solo per in– dicare le associ.azioni di datori di lavoro e i· sindacati di prestatori· d'opera, ma anche quegli· organi'smi· che dovrebbero soprintendere le associ·azioni e i sindacati e coordinarne le atti'vità. È f acz'le capire quanta confusi·one può nascere nella testa di un lettore non itali.ano, qitando tutte queste parole vengano usate senza una chi.ara defini·zi·one. Si aggiunga che ,: testi legislat1:vi· fasc1.♦st1: sono spesso oscur·i e 1:ncoe– renti. Nelle. piu parte dei casi lo stesso legislatore o non aveva le idee molto chi.are sulle i·stituzi·oni· che si accingeva a creare, o di proposito fa.. sciava spazio per i· mali'ntesi. Quando poi· dai testi giuridici si passa ai trat– tati politic1: e filosofici la confusione diventa ancor piu confusa. Come ha detto un'alta personalità fascista, Fari·nacci, "cz·ascuno va a gara per creare concezioni nuove, interpretazion,i svari.ate e filosofie sempre piu i·n contrad– dizi'one con se stesse. La moltitudine di coloro che hanno una cultura media - a non parlare della gente dei· campi· e delle officine che pure hanno qual– che diri.tto di saperne qualche cosa - finisce per non capi·rvi piu nulla. " 4 Il risultato di tanta ambiguità e confusz·one è che anche coloro i qual1: abbi.ano piena confidenza con la li·ngua i"tali'ana, quando si· provano a tradurre ·il testo italiano i·n un'altra lingua non sanno piu che pesci· pi·– gliare. Se cercano di rendere comprensi.bile il pensiero del testo originale, devono aggiungere qualcosa che non c'è, sostituendo con una non des,i– derata chiarezza una voluta ambz'guità. D'altra parte, se si li'mi·tano a una traduzione letterale corrono il ri·schio di non render giustizi·a all'autore facendolo passar da stup,:do, mentre in effetti se egli· ha usato un li'nguag– gio ambiguo lo ha fatto non perché lui fosse stupido, ma per far passare da stupidi gli· altri'. Altri.menti', dietro le parole equi·voche che gli· ven– gono presentate, i·z lettore strani.ero vedrà istituzi·oni che non hanno nulla a che fare con quelle effettivamente in opera. Infine, accade ben d1:rado che i fasci·sti· vadano oltre la mera descri- 4 Discorso a Firenze, il 21 giugno 1935 ["Regime Fascista,,, 22 giugno 1935: N.d.C. ]. 5 BiblotecaGinoBianco

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