Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Scrt"ttivari o il dovere (che è lo stesso) di essere mezzo mascalzone, e non c'è mascal– zone che non sia di fatto mezzo galantuomo, e cosf all'infinito. Ora, l'Italia è, specialmente nell'Italia meridionale, un paese povero, piagato da una pic– cola borghesia intellettuale sovrabbondar1te, famelica e riluttante al lavoro manuale come a un disonore a cui sia preferibile la morte. Questa turba di spostati è pronta a qualunque espediente, pur di afferrare un impiego qua– lunque, da professore di francese a guardia carceraria, da segretario comu– nale a consigliere di corte di cassazione. A questa turba pericolosa, piu per sventura che per colpa, la filosofia di Croce, col dividere in compartimenti stagni la politica e la morale, ha fornito il grimaldello per scassinare tutte le serrature, i trampolini per qualunque capriola intellettuale, i sofismi per giustificare qualunque turpitudine. Naturalmente chi è nato per essere galan– tuomo rimane tale quale che sia la sua filosofia, e chi è nato per essere bric– cone opera da briccone anche se sa a memoria tutti i padri della Chiesa. Se gli ~ uomini fossero tutti, sempre e senza oscillazioni, galantuomini o bricconi intrattabili, la filosofia sarebbe davvero quella scienza colla quale e senza la quale il mondo resta tale e quale. La stessa filosofia potrebbe essere pro– fessata da galantuomini e da bricconi, e galantuomini e bricconi professe– rebbero, ciascuno per proprio conto, una infinità di contraddittorie filosofie. Ma nella vita reale, fra le due ali stabili - galantuomini di qua, bricconi di là - oscilla una purtroppo vasta massa grigia di molluschi morali, spe– cialmente nelle classi intellettuali. E su questa massa fluida la filosofi.a - cioè, in fondo, la dottrina sui fini della vita umana, e quindi sui nostri di– ritti e doveri - esercita una influenza che può anche essere decisiva. Nessun fondatore di religioni, come insegna Anatole France, e nessun fondatore di filosofie, come è lecito aggiungere, può prevedere quale uso faranno i suoi seguaci delle religioni o delle filosofie da essi escogitate. Hegel figliò Marx. Croce figliò Gentile. Croce è personalmente il piu impeccabile galantuomo di questo mondo. Ma la sua filosofia ha covato parecchie fra le piu abominevoli carogne che mai abbiano afflitto la sventurata patria di Giordano Bruno e di Giovan Battista Vico. Non è senza una ragione se quei comunisti italiani, per i quali la morale e la verità sono "pregiudizi borghesi" e la pratica politica consiste nell'opportunismo piu sfrontato, non è senza una ragione se costoro, quando si piccano di filosofesseggiare, si professano discepoli di Croce. 5. La libertà e nz·ente altro Croce ha sempre insegnato e insegna tuttora (senza oscillar mai) che esiste e opera nello spirito umano un bisogno perenne di libertà. Rampol– lano da esso tutti i movimenti liberatori nella storia dell'umanità. Se esso si oscura, le piu ampie libertà di pensiero, di parola, di religione, di stampa, di associazione, di lavoro, ecc. ecc. non significano piu nulla. Diventano forme vuote di sostanza e di vita. Ma dove quel bisogno esiste, nulla può 364 Bibloteca Gino Bianco

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