Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo cianti agricoli ed ex sindacalista rivoluzionario, in un discorso tenuto il 27 settembre 1931, mise le cose in chiaro: Noi soreliani di ieri, proclamiamo che il nostro movimento sindacale fascista non ha niente a vedere con Sorel e le sue teorie. La finalità soreliana del mito dello sciopero generale e del mito della violenza affermava appunto che a un certo momento il sinda– cato tecnico piu preparato, piu attrezzato avrebbe dominato, avrebbe ricattato il complesso delle categorie, governato l'insieme del processo economico. Il fascismo ripudia questa teoria ed afferma invece che i sindacati sono al servizio della nazione, formazione unitaria della patria, e dice che al di sopra degli interessi egoistici del piu forte, della miopia del piu piccolo, dei sindacati di categoria, sorge la concezione unitaria del nostro movimento. u Piu chiaro ancora è un altro "pensatore" fascista, Costamagna: A rigor di termini, le parole sindacalismo e sindacato potrebbero essere espunte dal dizionario fascista. Il sindacato, quando non controlla piu le attività individuali e di altri gruppi, per non parlare delle attività dello Stato, ma è esso stesso rigorosamente contro!- ~ lato dallo Stato, quando non agisca piu con i propri mezzi verso particolari fini ma si muova secondo le norme e le consuetudini del diritto pubblico, cercando di raggiungere fini estranei ai suoi membri ma propri dello Stato; il sindacato fascista quale è definito dalla legge 3 aprile 1926, e quale è in atto in Italia, non è piu un sindacato, ma è in effetti l'anti-sindacato. 12 Rocco, che come ministro della Giustizia preparò la legge e il rego– lamento del 1926, e al quale piu che ad ogni altro "dottore" fascista si attri– buisce la paternità delle istituzioni e delle dottrine fasciste, alla domanda di Rosenstock-Franck se il sindacalismo soreliano aveva esercitato nessuna in– fluenza nella elaborazione della legge del 1926, rispose recisamente: "Nes– suna. "13 Mussolini e i suoi seguaci continuano a servirsi della vecchia parola "sindacalismo" per esprimere l'opposto della vecchia idea, perché tale parola evoca vaghe nozioni di un movimento proletario e rivoluzionario, e fa cre-– dere a molte anime innocenti che la dittatura fascista abbia. creato in Italia un nuovo Stato sindacalista dopo avere eroicamente spazzato via il vecchio Stato capitalista. 11 "Informations Corporatives,,, 10-15 ottobre 1931, p. 509 [il testo originale qui cit. in "Lavoro Agricolo Fascista," 4 ottobre 1931: N.d.C.]. 12 Cit. in ELWIN, Fascism at Work, cit., p. 181. 13 ROSENSTOCK-FRANCK, op. cit.' p. 21. 336 Bibloteca Gino Bianco

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