Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo finale di espropriare la classe capitalistica. I "sindacati" di tutti i mestieri devono riunirsi in ciascuna città per formare le camere del lavoro (bourses du travai'l), le quali, quando avverrà la rivoluzione sociale, assumeranno tutti i poteri delle vecchie amministrazioni comunali borghesi, e governe– ranno con autorità sovrana su tutte le città e sui loro circondari. La confe– derazione nazionale di tutti i "sindacati" e di tutte le camere del lavoro rimpiazzerà il vecchio governo centrale borghese. 9 I "sindacati" fascisti furono creati di sana pianta con una legge me– diante un atto di quella che Taine avrebbe chiamato la ra,:sonraisonnante; essi sono amministrati da funzionari la cui autorità non proviene dai lavo– ratori ma dal governo e dai gerarchi del partito al potere; essi sono stretta– mente controllati dalle autorità politiche e dalle alte sfere del partito domi– nante. I sindacati fascisti si devono astenere da ogni forma di guerra di classe e devono obbedire la legge morale della collaborazione di classe. I fascisti hanno distrutto la vecchia Confederazione generale del lavoro, che aveva cercato di riunire in un solo organismo nazionale tutte le organiz– zazioni operaie d'Italia; e essi proibiscono ogni raggruppamento di organiz– zazioni sindacali su base comunale. Al posto della vecchia Confederazione del lavoro hanno creato quattro diverse confederazioni di lavoratori, nessuna delle quali ha niente a che fare con le altre. Gli edifici al centro delle città grandi che una volta erano sede delle camere del lavoro, luogo d'incon– tro della grande massa dei lavoratori, furono "conquistati" dai fascisti tra il 1924 e il 1926 e divennero il loro quartier generale. I quartier generali delle attuali organizzazioni sindacali sono disseminati nelle zone peri– feriche, di modo che, nel caso sorga il pericolo di un movimento popolare contro il regime, è impossibile una rapida concentrazione di iscritti. Le sole riunioni permesse sono quelle nelle quali la folla è suddivisa in piccole unità, ciascuna alle dipendenze di un capo fascista che è responsabile nei confronti del partito per il comportamento dei suoi organizzati. La unità di organizzazioni nazionali e locali tra la classe lavoratrice è sistematicamente vietata dal regime fascista. Grazie alle organizzazioni sindacali legali, che hanno il controllo dei salari; grazie agli uffici di collocamento, ai quali devono rivolgersi i lavo– ratori in cerca di occupazione; grazie ai molti istituti assicurativi, dai quali i lavoratori dipendono in caso di incidenti, malattia, o vecchiaia; grazie all'Opera nazionale per la protezione delle madri e dei fanciulli, dalla quale dipendono le donne e i fanciulli delle classi lavoratrici; e grazie al Dopo– lavoro, che tiene sotto controllo le ore di riposo dei lavoratori, i fiduciari del partito al potere tengono costantemente a freno le azioni - e si potrebbe persino dire i pensieri - dei lavoratori. Non c'è un solo cantuccio nella vita di un favoratore che sia libero dal controllo del partito. I lavoratori agricoli, sparsi nelle case coloniche, possono piu facilmente sfuggire alla morsa delle istituzioni fasciste. Ma essi non sono considerati cosf pericolosi 9 G. GUY-GRAND, La philosophie syndicaliste, Parh, Grasset, 1911: 334 I Bibloteca Gino Bianco

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