Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo gere liberamente segretari dirigenti e presidenti delle loro organizzazioni locali, provinciali e nazionali, rieleggerebbero le persone in carica oppure le allontanerebbero? Nel luglio 1926, i contadini che protestavano contro la giornata di nove ore furono arrestati e in seguito condannati a quattro o cinque anni di prigione (cfr. sopra p. 169). Nel gennaio 1932, quando furono ridotti i salari dei bancari, in istituti bancari di Milano, Brescia, Torino, Genova, e Roma, i dipendenti inscenarono rumorose dimostrazioni; molti arredi e vetri delle finestre andarono rotti, e diversi funzionari sindacali furono pic– chiati, tra i quali Marcello Diaz, il figlio del maresciallo Diaz, che aveva ereditato dal padre il titolo di "duca della vittoria." Ma la polizia intervenne, procedette a numerosi arresti, e l'ordine fu ristabilito. Il corrispondente da Roma del londinese Daily Telegraph, 1° maggio 1934, informava i suoi let– tori che "la pubblicità data dalla stampa italiana a un modesto tumulto , avvenuto pochi giorni fa in provincia di Aquila, nel corso del quale un uomo fu ucciso e diversi altri feriti dalla polizia, doveva considerarsi come un tempestivo monito a significare che la legge contro le pubbliche riunioni sarà rigorosamente applicata." Come sottolinea H. Finer (Mussolini's ltaly, p. 505): "Non uno spirito nuovo, ma la forza maggiore ha riportato una vittoria; e tale vittoria è stata conseguita su quelle attività che si svolgono alla luce del sole, non sullo stato d'animo e neppure su quanto giustifichi tali attività." Oggi in Italia ci sono due gruppi di istituzioni: quelle dello Stato corporativo e quelle del Polz"zez·-Staat. Parlando alla Camera, il 26 maggio 1927, Mussolini affermò che per il mantenimento dell'ordine pubblico egli aveva a sua disposizione 60.000 carabinieri, 15.000 agenti di polizia, oltre a 5.000 guardie per la sola Roma, 10.000 uomini della Milizia destinati alla vigilanza delle ferrovie, dei porti, delle strade, e dei servizi postali. La poli– zia disponeva di 774 automobili, 290 autocarri, 198 motociclette, 48 moto– scafi, e 12.000 biciclette. Si aggiungano i 3.600 uomini della milizia confi– naria, i 40.000 uomini in servizio della milizia regolare, e i 260.000 militi di riserva, e potremo farci una discreta idea di quale sia la forza del Polizei-Staat. Esiste in Italia un "Tribunale speciale per la difesa dello Stato," for– mato non da giudici regolari ma da ufficiali della milizia fascista, che dal febbraio 1927 al giugno 1932 ha condannato nove persone alla pena di morte, una all'ergastolo, e 1.902 ad un totale di 10.157 anni di carcere.6 Per il periodo dal giugno 1932 al gennaio 1934 non si posseggono dati. Dal 10 gennaio al 21 marzo 1934, 29 persone sono state condannate ad un totale di 270 anni di carcere. Dal luglio 1934 al 5 aprile 1935, 315 persone furono condannate a pene varianti da uno a ventidue anni di carcere. 6 Un quadro sistematico delle sentenze pronunciate dal febbraio 1927 al maggio 1931 fu pub– blicato in "Italy To-day, 11 luglio-agosto 1931, con il titolo The Special Tribunal for the Defence of the State. Ai dati ivi contenuti abbiamo aggiunto quelli delle sentenze pronunciate dal giugno 1931 al giugno 1932. 326 Bibloteca Gino Bianco

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