Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo in pace, naturalmente preferisce accettare la prima spiegazione. Chi vive in Italia sa bene che nessuna di queste due spiegazioni è gi11sta. La verità è che la polizia perseguita spietatamente i mendicanti nelle località di sbarco dei passeggeri, nelle stazioni ferroviarie delle città grandi, e nelle vicinanze dei grandi alberghi, delle chiese, e dei monumenti piu visitati dai turisti. Ma questo non significa che la popolazione sia diventata ricca o che i men– dicanti siano scomparsi dappertutto. Naturalmente alcuni turisti non si lasciano ingannare dalle apparenze. L'ex ministro degli Esteri belga Vandervelde, ad esempio, dopo un viaggio in Italia, scriveva nel Peuple di Bruxelles, 19 aprile 1932, di aver trovato "forse piu mendicanti di dieci anni fa; e non solo i mendicanti abituali, ma anche i disoccupati che stendono la mano con aria umiliata." Ho qui davanti a me una lettera, spedita da Napoli nell'autunno 1932 da una scrittrice americana, Caroline Singer, ad alcuni amici di New York: Siamo entrati in una stradina, che andava parallela alle vie dove sono i negozi di aspetto piu elegante, ma senza mai comunicarvi direttamente. Era un altro mondo. E che mondo I Questa strada, dalla quale per oltre un miglio non ci era possibile uscire a meno di addentrarsi in vicoli dall'aspetto ancor meno rassicurante, nei punti di maggiore am– piezza era non piu larga di tre metri e mezzo. Gli edifici erano altissimi, magnifici gratta– cieli antichi di pietra con cortili enormi e portoni finemente intagliati. Ma la gente ... Dove una volta c'erano delle botteghe, c'erano stanze da letto e da soggiorno, tanti letti affacciati sulla strada che non c'era posto per niente altro se non una cucina; ovunque donne miserevoli che cucivano presso una lampada, vecchi miserevoli che rosicavano del pane, giovani guappi seduti all'aperto, bambini gracili, odore di sporco, ovunque odori di folla malsana, giovani prostitute di povero aspetto che uscivano con marinai o con soldati. L'impressione è stata grande poiché tutto ciò si trova cos1 vicino ad una apparente prosperità. Tutta la passeggiata è stato un continuo incubo. Era come un sogno, non sem– brava vero. E la strada era cosi silenziosa. Non si udiva nessuno che parlasse e nessuno di quei rumori che immaginiamo accompagnarsi sempre agli italiani. Era un quartiere completamente silenzioso, e pure ripieno di vita umana. Ma quanti turisti viaggiano con gli occhi aperti? Ecco alcuni documenti in base ai quali questi turisti potranno farsi una pallida idea della situazione reale: 1. Il Regime Fasa:sta di Cremona, 3 luglio 1928: "Alcuni giorni or sono è apparsa sul nostro giornale una 'Voce del pubblico' nella quale giustamente si lamentava che l'accattonaggio fosse assurto a vera e propria professione, invadendo anche le vie princi– pali con una turba di laceri e tenacissimi querimonianti e procurando cosf agli occhi di tutti uno spettacolo poco edificante e poco decoroso. La questura (...) interveniva senza alcun indugio. La prima giornata ha dato un buonissimo esito. Gli arrestati, dopo aver scontato la loro pena per questua, saranno rispediti ai loro rispettivi paesi d'origine, e quelli di Cremona messi in qualche ricovero di mendicità." 2. L'Impero di Roma, 31 ottobre 1930: "I mendicanti di mestiere, i suonatori am– bulanti, gli indovini, nelle strade e nelle piazze delle grandi città, specialmente a Roma e a Napoli, si valgono di ogni mezzo per commuovere i passanti e ottenerne l'elemosina. Cenciosi e sporchi, si appostano agli ingressi delle chiese, e qui con acute lamentazioni infastidiscono i passanti. Alcune donne, piu furbe delle altre, vanno a elemosinare di casa in casa. Altre stanno in agguato nei pressi delle chiese e dei cimiteri. Donne delle infime classi con i bambini in braccio chiedono l'elemosina con la scusa che i loro mariti sono ammalati o che sono disoccupati da molti mesi. È possibile che ancora nell'anno VII 312 Bibloteca Gino Bianco

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