Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

"Non ci sono piu mendicanti" consumo di vino a Torino scese da 712.682 ettolitri nel 1929 a 656.788 etto– litri nel 1930; perfino il consumo di acqua calò da 42.435.000 metri cubi nel 1929 a 41.123.000 metri cubi nel 1930, e nei primi mesi del 1931 il consumo di acqua era di 150.000 metri cubi inferiore ai corrispondenti mesi dell'anno precedente. 4 Dalla Gazzetta del Popolo di Torino, 12 giugno 1934, appren– diamo che nel 1933 il consumo medio di carne nella città era di 36,45 chilo– grammi a testa; e quello del vino, 120 litri. Nel 1912-14 il consumo di carne era stato di 47,77 chilogrammi e quello del vino di 158,53 litri a testa. Il consumo di zucchero, che in Italia era salito da una media di 4,95 chilogrammi per abitante nel 1913 a 7,5 chilogrammi nel 1922, continuò a salire lentamente sino a 9,2 chilogrammi nel 1930, ma calò a 7,5 nel 1931 e a 6,9 nel 1932. 5 In Inghilterra il consumo annuo è di 40 chilogrammi; in Francia, 25; in Germania, 23; e in Spagna, 13. 6 La giunta parlamentare del bilancio per l'esercizio finanziario 1931-32, cosi riferiva: Coll'imposta di fabbricazione sullo zucchero indigeno lo Stato ricava circa un mi– liardo e mezzo all'anno il che grava sul prodotto in ragione di circa quattro lire al chilo– grammo. Oltre all'imposta di fabbricazione grava sul prodotto una elevatissima protezione doganale che si avvicina a circa lire 1,50 al chilogrammo. (...) Sta il fatto che su un prodotto che sul mercato internazionale si può acquistare a poco piu di SO centesimi al chilogrammo, esistono in Italia, fra imposte e dogane, gravami che raggiungono le 5,50 lire al chilogrammo. 7 II Bollettino di Statist1:ca (luglio 1935, p. 556) affermava che la vendita al minuto di generi alimentari era diminuita in Italia del 13 per cento tra il marzo 1934 e il giugno 1935. Secondo la federazione milanese dei nego– zianti al minuto, le vendite al minuto nella città di Milano calarono dal numero indice 100 nel gennaio 1934 a 95,88 nel gennaio 1935 (Corriere della Sera, 25 marzo 1935), e a 64,3 nell'agosto 1935. 8 "In Italia non si vedono piu mendicanti per le strade": chi non ha sentito ripetere parecchie volte questa litania? Una tale affermazione può significare due cose completamente diverse: 1) che in Italia i mendicanti sono scomparsi grazie alla prosperità creata dal regime fascista; o 2) che i mendicanti sono rastrellati dalla polizia e messi in galera. Il turista che non desidera essere infastidito dai mendicanti e che vuole godersi le sue vacanze paese [l'Italia] mostrano che durante la crisi economica la popolazione non solo dispone di piu generi alimentari di quanto non sia mai successo prima, ma consuma una migliore qualità di cibo di quanto non abbia mai oonsumato prima" ("Boston Evening Transcript," 24 settembre 1932). GoAD, Tbe Corporate State, cit., p. 788, afferma che "il consumo di carne e di pane da parte del contadino italiano supera ogni possibilità di confronto con il periodo prebellico." 4 ''La Stampa," 29 maggio 1931. 5 "Annuario Statistico Italiano," 1927, p. 158; Compendio statistico: 1932, p. 180; "Annua-– rio Statistico Italiano," 1933, p. 214. Cfr. "Il Sole," 9 marzo 1932: "Il consumo dello zucchero presenta una persistente contrazione che ha raggiunto limiti di non lieve entità. [ ... ] Le cifre dispensano da ogni commento: esse stanno ad indicare che il fenomeno non può essere consi– derato come transitorio." 6 Cifre contenute nella rivista ''L'Industria Saccarifera Italiana,'' 4 aprile 1933. 7 Relazione della giunta generale del bilancio sullo stato di previsione della spesa del ministero delle Finanze e stato di previsione dell'entrata per l'esercizio finanziario dal 1 ° luglio 1931 al 30 giugno 1932: A. P., Camera, Legislatura XXVIII, Disegni di legge e relazioni, vol. X, doc. n. 806-A e 806 bis-A, p. 17. 8 Cit. dal giornale antifascista di Parigi "Giustizia e Libertà," 2 novembre 1935. Bibloteca Gino Bianco

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