Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Ceti professionali e dipendenti pubblici studio superiori. " 2 Tra le 1.300 persone incaricate di distribuire i moduli del censimento a Milano, nella primavera 1931, "molti dimostravano un'e– ducazione e una cultura non comuni,,: Niente da meravigliarsi quando si saprà che fra di essi molti potevano vantare diplomi e lauree: ragionieri, contabili in numero notevole e perfino dottori in legge e ingegneri; tutte persone momentaneamente disoccupate per le quali un mese di lavoro ha rappresentato una piccola risorsa in attesa di meglio. 3 Nell'aprile 1932, un migliaio di persone, tra le quali ingegneri e avvo– cati, fecero domanda in un concorso per 150 posti di guardia carceraria. Il ministro della Giustizia stabilf che si escludessero dal concorso tutti coloro che avevano titoli superiori a quelli richiesti. Nella rivista Pegaso (marzo 1932, p. 331), un professore universitario • scriveva: Il numero degli spostati aumenta spaventosamente, e si delinea una disoccupazione di intellettuali non meno impressionante della disoccupazione operaia e agricola, poiché essa provoca confusione nell'ordine dei valori sociali e ingenera quindi smarrimento e disorientamento. Parlando al Senato il 30 marzo 1933, il senatore San Martino discusse le condizioni in cui si trovavano i musicisti di professione: La situazione di certo tende ancora ad aggravarsi sensibilmente. Anzitutto abbiamo delle barriere di carattere nazionalista che ogni paese ( ...) eleva, creando sempre maggiori difficoltà ai musicisti italiani che vogliono andare a lavorare all'estero. Il cinema sonoro ha messo sul lastrico, nel mondo, oltre 250 mila professionisti della musica (...) Or dun– que appare evidente come sia imprudente aumentare o facilitare l'aumento di questa classe di professionisti. Sarebbe anzi saggio ridurli il piu che fosse possibile. 4 Un comunicato ufficiale in data 29 gennaio 1935, affermava che 1.500 attori erano senza lavoro. Nel Lavoro, 4 agosto 1934, un medico lamentava che i giovani medici fossero costretti per molti anni a prestare servizio negli ospedali senza sti– pendio; quando cominciavano a riscuotere uno stipendio, questo non supe– rava le 5.000 lire annue; e spesso dovevano contentarsi di vitto, alloggio, e 3.600 lire all'anno dalle quali andavano detratte la tassa di ricchezza mobile e altri voci per un ammontare del 12 per cento di questi magri stipendi. Quanto ai laureati in chimica, per loro trovare un lavoro è diventato praticamente impossibile. Gli avvocati, che nel 1913 erano 21.488, vale a dire 61,97 per 100.000 abitanti, nel 1927 erano saliti a 26.679, vale a dire 68,85 per 100.000 abitanti, nonostante che in quest'ultimo anno si sia avuta una "purga" di 2.000 "anti- 2 Relazione della giunta generale del bilancio sullo stato di previsione della spesa del mi– nistero dell'Interno per l'esercizio finanziario dal 1° luglio 1931 al 30 giugno 1932: A. P., Camera, Legislatura XXVIII, Disegni di legge e relazioni, vol. X, doc. n. 802-A, p. 21. 3 "Corriere della Sera," 1° maggio 1931. 4 A. P., Senato, Legislatura XXVIII, Discussioni, vol. V, p. 6162. 305 Bibloteca Gino Bianco

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