Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Il Dopolavoro Lo sport è stato sistematicamente trasformato in uno strumento di pro– paganda nazionalista e militarista. Uno dei personaggi piu in vista del re– gime, Maurizio Maraviglia, scriveva: Lo sport s1 c'entra, ma non è piu lo sport fine a sé stesso ( ...) Quindi l'iniziativa non piu privata, ma affidata ad un ente pubblico e l'organizzazione non piu a tipo me:ra– mente sportivo, cioè conforme ai gusti personali (...) ma a tipo militare (...) In questa trasformazione dello sport, noi cogliamo uno dei lati piu interessanti e piu importanti del fascismo (. ..) Oltre la fatica e il godimento individuale il fascismo vuole utilizzare le varie forme dello sport, specialmente quelle che si attuano mediante l'impegno di stuoli nume– rosi di partecipanti, come mezzi di preparazione militare e di formazione spirituale, ossia come scuole di educazione nazionale della gioventu italiana. Popolarizzando e militariz– zando alcuni esercizi sportivi a ]argo impiego di masse, (...) il fascismo compie forse la sua maggiore opera politica. Tutti i giovani italiani, sottoposti alle stesse pratiche e alla stessa disciplina, cominceranno a sentirsi soldati. Cosf si costruisce quel formidabile orga– nismo bellico, che è già un esercito in potenza. 15 Allo sport, distorto in tal modo nei suoi fini, il governo fascista ha dato ogni possibile incoraggiamento. In anni recenti, campioni italiani allenati e mantenuti a spese del governo, sono stati tra i primi in molte gare inter– nazionali. Alle olimpiadi di Los Angeles del 1932, l'Italia fu seconda solo agli Stati Uniti, e in certe categorie di sport, quali scherma, ciclismo, penta– thlon, ginnastica, e tiro a segno, fu al primo posto. Tuttavia, proprio in quelle stesse categorie nelle quali si distinse nel 1932, si possono trovare precedenti successi nel 1920. Nel 1932, ad esempio, ottenne il settimo posto nell'atletica leggera; nel 1920, aveva ottenuto il sesto. 16 Un quinto dei punti conquistati nel 1932 si dovettero alle sue prodezze nella scherma. 17 Nel 1920 il londinese Times (20 agosto) conteneva il seguente commento: L'Italia ha riportato una grande vitoria sulla Francia nelle gare a squadre di fioretto. Ambedue le squadre comprendevano i migliori schermidori di fioretto, e mai in tempi moderni si sono viste gare di fioretto piu belle. Nelle Olimpiadi del 1932, l'Italia vinse il primo posto nel tiro a segno 18 ; nel marzo 1920 un italiano era stato proclamato campione mondiale nelle gare internazionali di tiro a segno a Monte Carlo. 19 Un altro successo degli sportivi italiani nel 1920 - l'anno del "bolscevismo italiano" (!) - fu la vittoria da parte di un pilota italiano della Coppa Schneider, vittoria che fu ripetuta dall'Italia nel 1922. Tuttavia, tra le vittorie del 1920 e quelle del 1932 c'è questa differenza. Quelle del 1920 furono vittorie di singoli o di organizzazioni private. Adesso il governo fascista fornisce organizzazione, denaro, e pubblicità. I campioni del 1932 furono scelti, mantenuti, e sussidiati dal governo italiano in misura 1s "Tribuna," 6 luglio 1929. 16 "New York Times," 24 agosto 1920, p. 1, e 9 agosto 1932, p. 15. 17 53 punti e mezzo su di un totale di 262 punti e mezzo, secondo il punteggio non ufficiale del "New York Times," 15 agosto 1932, p. 17. 1s "New York Times," 13 agosto 1932, p. 11. 19 Ibidem, 28 marzo 1920, p. 18. 301 Bibloteca Gino Bianco

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