Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Capitolo ventiduesimo Donne e fanciulli nelle fabbriche e la "battaglia" contro l'analfabetismo Il modo migliore per proteggere le madri e le giovani generazioni sarebbe quello di tenerle lontane dai lavori pesanti e malsani, e di creare un numero di scuole sufficiente a soddisfare i bisogni dell'intera massa di giovani. Nell'era prefascista, le leggi sul lavoro delle donne e dei fanciulli nelle fabbriche rimanevano lettera morta in tutte quelle parti d'Italia dove le organizzazioni sindacali non erano abbastanza forti da imporne l'appli– cazione. Né queste condizioni sono migliorate nell'era fascista. Nell'ottobre 1929 il materiale scavato di fresco nelle zolfatare della provincia di Caltanis– setta era trasportato sulle spalle dei giovani "carusi" con enorme fatica su e giu per migliaia di gradini: Non parliamo delle norme igieniche ed umanitarie relative al lavoro dei ragazzi minori degli anni 15 (...) Nell'occasione della venuta dei giornalisti - come del resto in tutte le altre volte del genere in cui si tiene a fare buona figura e a riceversi qualche congratulazione - i ragazzi dagli anni 11 ai 14 furono fatti allontanare dalla miniera dai capi servizi per ordine della locale direzione (...) Come per l'orario di lavoro, le otto ore (art. 4 contr. coli.) non sono che una fiaba. Gli operai lavorano da 10 a 14 ore al giorno. 1 Un funzionario sindacale, scrivendo nel Lavoro Fascista, 6 novembre 1929, confermava queste dichiarazioni, aggiungendo che qualche volta le condizioni locali erano peggiori di quelle qui descritte. L'autrice di una accurata inchiesta svolta nel 1929 sulle condizioni del– l'infanzia in Lombardia - una delle piu ricche e piu avanzate regioni d'I– talia - cos{ scriveva riguardo alle zone montane di tale regione: Nati tra gli stenti, i bambini, già prima dei, sei anni, sono obbligati al lavoro. Nella scuola, persino nell'asilo, i piccoli arrivano assonnati e stanchi, levati sino dalle prime ore del mattino, per aiutare la mamma ai campi, per portare la mandria al pascolo. La scuola è frequentata assiduamente, ma i ragazzi sono troppo stanchi perché l'insegnamento possa conseguire un buon risultato. 2 Il lavoro dei ragazzi proibito dalla legge scritta ma consentito dalla legge non scritta, permette ai datori di lavoro di ridurre i salari dei lavoratori 1 "Lavoro Fascista," 2 novembre 1929. 2 GARZANTI-RAVASI, op. cit., vol. I, p. 45. 289 Bibloteca Gino Bianco

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