Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo Ma perché confondersi con tali minuzie in un paese dove le statistiche sono diventate ''uno strumento per l'azione di governo"? 18 È meglio con– tinuare con la storia delle strenue ''battaglie" di Mussolini contro la disoc- • cupaz1one. Il 26 settembre 1934, la Associated Press dava al nuovo mondo la se- . . guente not1z1a: Il governo ha diramato precisi ordini perché il numero delle donne ammesse ai concorsi per uffici pubblici e semi-pubblici sia radicalmente ridotto. La organizzazione fasci– sta dei tessili ha ordinato che il 30 per cento di tutti i lavoratori nel settore tessitura delle industrie sia composto di uomini "per venire incontro alle richieste di occupazione maschile.,, Attualmente le donne formano circa il 90 per cento del numero totale degli operai tessili. Si ha notizia che è in progetto la estensione ad altre industrie del sistema percentuale. L'Istituto per l'esportazione ha licenziato tutte le donne impiegate ed ha assun– to come impiegati e stenografi dei giovani uomini. Il 26 ottobre, la stampa a11nunciò che le due confederazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori agricoli avevano raggiunto un accordo, perché "ovunque se ne manifestino le condizioni necessarie" i braccianti fossero trasformati in compartecipanti; i datori di lavoro si impegnavano ad assu– mere durante l'anno per un periodo minimo un numero di lavoratori pro– porzionale alla dimensione dell'azienda; via via che si assumeva nuova mano d'opera, i salari dovevano essere riveduti e pagati "ovunque possibile" metà in denaro e metà in natura; i datori di lavoro avrebbero dovuto dar vita a spacci aziendali per la somministrazione dei generi in natura in conto salario ai lavoratori. 19 Insomma, la disoccupazione si doveva combattere con le riduzioni salariali, una parte dei salari doveva essere soggetta alla flut– tuazione dei prezzi di mercato, e si estendeva il sistema del pagamento in natura costringendo il lavoratore a restituire al datore di lavoro il con– tante che aveva ricevuto. Il 27 ottobre, la Trz·buna commentò tale accordo nei seguenti termini: Ogni azienda ha il suo nucleo permanente di lavoratori, fissi od avventizi, ma co– munque applicato per tutta l'annata al medesimo terreno, e un nucleo di rincalzo, anche questo prestabilito, che senza aggravio del salario globale sopportabile dall'azienda mede– sima, divide fraternamente col primo nucleo il pane disponibile. Traspare da questo ac– cordo il moto deciso della massa contadina verso un piu vivo senso di responsabilità e una piu intima comprensione del fatto produttivo. Il contadino è certo che a fine d'anno il suo salario saprà ben lui tirarlo fuori dalla terra, e qualche cosa ancora piu del salario, pure assicurando la giusta quota di utile al proprietario di terra che fraternamente a lui si avv1crna. In tal modo il lavoratore occupato da un lato dividerà fraternamente col disoccupato il proprio lavoro, e dall'altro assicurerà fraternamente al da– tore di lavoro la sua giusta quota di utile. 238 Il Corrz·erePadano del 10 novembre 1934, spiegava che "adeguate ridu- 18 Affermazione di Mussolini, il 20 dicembre 1926: MussoLINI, XXII, p. 295. 19 "Popolo d'Italia, 11 26 ottobre 1934. [N.d.C] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=