Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

La "battaglia" contro la disoccupazione dal 1930 al 1934 peggiorando (...) troviamo un aumento sensibile specialmente nella categoria 'edilizia e opere pubbliche.' " 16 Poiché alla fine del 1933 le statistiche ufficiali riconoscevano che la di– soccupazione era assai piu alta che non nell'inverno del 1922 - l'anno in cui l'" uomo forte" salvò l'Italia dall'anarchia, dalla miseria, dalla fame, e da tutto il resto - se ne dovrà concludere che o la situazione nell'anno di grazia 1933 era assai piu catastrofica di quanto avrebbero voluto farci credere le dichiarazioni ufficiali, o che la situazione nel 1922 era assai meno catastrofica di quanto i portavoce fascisti cercano di far apparire. In ogni modo, uno è portato a chiedersi se l'Italia abbia proprio avuto ragione a distruggere il "superato" regime democratico obbligando i singoli a pagare un prezzo tanto tremendamente alto in termini di libertà e di dignità umana, per trovarsi poi ad arrancare nello stesso pantano di miserie economiche, o in uno ancor peggiore, di quello in cui si dibattono i paesi democratici. Nel gennaio 1934 le statistiche cominciarono di nuovo a seguire obbe– dienti gli ordini di Mussolini: 1933 1934 Gennaio 1.225.000 1.158.000 Febbraio 1.229.000 1.103.000 Marzo 1.081.000 1.056.000 Aprile 1.025.000 995.000 Maggio 1.000.000 941.000 Giugno 883.000 830.000 Luglio 824.000 886.000 Agosto 888.060 866.000 Settembre 907.000 887.000 Ottobre 962.000 905.000 Nel 1934 le importazioni ammontarono a 7.644 milioni di lire e le espor– tazioni a 5.231 milioni di lire, mentre nel 1933 le importazioni erano am– montate a 7.431 milioni di lire e le esportazioni a 5.990 milioni di lire. Queste cifre mostrano che in Italia la depressione continuò nel corso del 1934. 17 Com'era possibile, dunque, che la disoccupazione fosse minore nel 1934 di quanto era stata nel 1933? È questo uno degli innumerevoli misteri in cui si imbatte chiunque prenda in esame le statistiche fasciste. In una circolare in data 1° giugno 1934, pubblicata a Parigi nel giornale antifascista Giusti.zia e Libertà il 28 settembre 1934, la Unione industriale fascista della provincia di Milano ammetteva che a partire dall'ottobre 1933 il numero dei lavoratori occupati era in diminuzione. 16 A. P., Senato, Legislatura XXVIII, Discussioni, vol. VI, p. 7215. 17 Il 23 settembre 1934, il "New York Times" annunciò che l'Italia era "confortata da se– gni di ripresa." Ma procedendo oltre il titolo, nella corrispondenza del filofascista Arnaldo Cortesi si poteva leggere: "La parte buia del quadro consiste nelle esportazioni dell'Italia, che continuano ogni anno a perdere terreno. Il problema delle esportazioni italiane ha un aspetto sociale oltre che economico. La disoccupazione italiana è dovuta in gran parte alla diminuzione delle esporta– zioni. La disoccupazione è maggiore in quelle zone che producono beni di esportazione." 237 Bibloteca Gino Bianco

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