Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

La "battaglia" contro la disoccupazione dal 1930 al 1934 Migliai.a, dedne di migliai.a di indz.vidui sono perfettamente guariti e sanno che in questo momento non esistono paesi facili in nessuna parte del mondo. 5 L'uomo si vantava di essersi preso gioco deliberatamente di diecine di migliaia di povera gente alle quali, già in miseria, aveva fatto affrontare spese rovinose perché imparassero che anche fuori d'Italia esisteva la disoc– cupazione. Ma in questo caso egli non fu tanto criminale quanto il suo com– portamento faceva credere. Egli è soltanto un uomo vano e incapace di am– mettere che aveva commesso uno sbaglio. Tutto quanto accade deve per forza essere accaduto perché ciò è quanto egli aveva previsto e si era pro– posto. Piuttosto di confessare che aveva concesso a tutti quei poveretti di emigrare credendo che altrove avrebbero trovato quel pezzo di pane che in Italia non c'era, si vantò di averli indotti a partire perché desiderava e aveva previsto che se ne sarebbero tornati a casa. Mentre cercava di alleviare la congestione nel mercato del lavoro ria– prendo la valvola di sicurezza dell'emigrazione, Mussolini organizzò una spettacolare campagna giornalistica annunciando una valanga di lavori pub– blici. Ecco per esempio alcuni titoli che apparvero sulla Stampa di Torino nell'agosto 1930: • Il 3 agosto, titolo su quattro colonne in prima pagina: "Imponente piano di opere pubbliche ordinato dal Duce per alleviare nel prossimo inverno la disoccupazione stagio– nale: centinaia di milioni spesi per dar lavoro a migliaia di persone." L'8 agosto, titolo dell'ultima colonna in prima pagina: "La grandiosa mole dei lavori per il prossimo inverno." Il 9 agosto, titolo su due colonne in prima pagina: "251 milioni stanziati per il secondo piano di lavori invernali." Il 17 agosto, titolo in prima pagina su tre colonne: "170.000 uomini verranno impiegati nei lavori pubblici che inizieranno nel prossimo autunno.'' Il 19 agosto, titolo su due colonne in prima pagina: "Oltre 200.000 lavoratori saranno impiegati nelle prossime opere pubbliche." Questi 200.000 salirono a 395.000 nei titoli del 7 ottobre. 6 Allo stesso tempo Mussolini dette ordine che nelle statistiche della disoc– cupazione agricola i dati relativi alle donne non fossero piu inclusi. Non c'è bisogno che il lettore creda alla mia parola: basterà che consulti per suo conto le pp. 1554-58 del volume La Provincia dr: Bologna nell'anno de– cimo pubblicato nel 1932 dal Consiglio provinciale dell'economia corpora– tiva di Bologna: Quantunque le cifre del 1931 [relative .alla disoccupazione nella provmc1a di Bo– logna] siano state notevolmente alte, esse, specialmente al principio dell'anno, si sono mantenute inferiori a quelle degli anni precedenti. Anche per gli ultimi mesi, le cifre del 1931 (...) sono rimaste inferiori a quelle degli anni (...) piu lontani, come il 1922. (...) Tale è almeno l'apparenza delle ci.fre; la real,tà si presenta diversa, poiché (...) i dati del 1931, ed in parte quelli del 1930, non comprendono piu fra i disoccupati la notevole massa di donne braccianti, che formavano invece oggetto di rilevazione in passato. (. ..) Le cifre assolute, fino al gennaio 1930, sono composte sempre da una percentuale notevole, che oscilla dal 40 al 60%, di donne. 7 5 MUSSOLINI, XXIV, p. 313. 6 Cit. trad. 1 La Provincia di Bologna nell'anno decimo, Monografia statistica economica, con una ap- . 233 Bibloteca Gino Bianco

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