Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Capitolo quattordicesimo La "bat-taglia" contro la disoccupazione dal 1930 al 1934 Tra gli inverni del 1926 e del 1930 il numero di disoccupati ammessi dalle statistiche ufficiali triplicò. Nell'estate del 1930 la posizione dei disoc– cupati si fece tragica. Nonostante le leggi repressive fasciste, l'emigrazione clandestina assunse proporzioni allarmanti. 1 Affinché il lettore possa valutare la portata di questo fenomeno, riporterò alcune notizie ricavate dai giornali del luglio e agosto 1930: I. Un gruppo di fuggiaschi, tra cui una donna e un ragazzo di dodici anni, per– sero la strada sul ghiacciaio Groner nelle Alpi, e con grandi difficoltà furono tratti in salvo da un gruppo di alpinisti svizzeri (Times, di Londra, 9 luglio; Temps, di Parigi, 10 luglio). 2. A Ponte di Saltrio tre uomini e una donna furono sorpresi nella notte dalle guar– die di finanza mentre cercavano di attraversare il confine svizzero; nel buio incidental– mente le guardie si spararono tra di loro, e una rimase uccisa, un'altra gravemente ferita; dei fuggitivi, un uomo scappò e gli altri due, insieme alla donna, furono arrestati e piu tardi furono tutti condannati a un anno di prigione ( Corriere della Sera, 20 e 25 ottobre, 1931). 3. Quattordici persone fuggirono in Svizzera attraverso il Passo Jorio (Libera Stampa, Lugano, 12 luglio). 4. Sei fuggiaschi, uno dei quali si era ferito cadendo, arrivarono a Goulaz (Midi, Parigi, 30 luglio). 5. Due comitive, una delle quali composta di 38 persone, riuscirono a scappare at– traverso il Passo di S. Teodolo, dopo aver per.so per la strada una giovane coppia di sposi; una donna arrivò gravemente ferita ( Oeuvre, 3 agosto). 6. Nel corso di poche settimane non meno di 300 persone riuscirono a espatriare attraverso lo stesso passo (ubertà, 2 agosto).. 7. Nove uomini fuggirono in Corsica su una barchetta (Libertà, 9 agosto).. 8. Il 16 luglio ~3 persone, e il I 7 luglio 61 persone si presentarono senza passaporto alla polizia francese di Modane (Libertà, 6 settembre). 1 Questa emigrazione clandestina è ignorata da tutte le fonti fasciste. In Italia, tuttavia, tutti ne sono edotti. Il "Corriere Padano, 11 27 agosto 1928, ne parlava nei seguenti termini: '' Gli emigranti si riuniscono in località predisposte e, non appena raggiunto un numero sufficiente, dai quindici ai venti, si incamminano condotti da una guida, la quale riceve da ciascuno di loro una somma variante dalle 200 alle 300 lire. Il viaggio attraverso le Alpi è difficile e pericoloso. Può durare tre o quattro giorni, dato che la comitiva non può procedere rapidamente dovendosi spesso nascondere per ore, rannicchiandosi dietro le rocce, per sfuggire alla vigilanza delle camicie nere della confinaria 11 ( cit. trad). 230 Bibloteca Gino Bianco

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