Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Prefazione del curatore aggiunte e modificazioni rese necessarie dalla nuova sistemazione dell'o– pera. "21 Ma in realtà, anche ammesso che tale revisione sia tutta opera di Salvemin,: (il quale peraltro, come è ben noto, soleva facilmente affidare ad altri fatiche del genere prendendosi spesso assai scarsa cura della sorte dei suoi scritti), rimane il fatto che essa muta profondamente la natura del libro. Di aggi·unte o modifiche tali da incidere sulla sostanza del testo nel senso d,: un arricchimento o di un ripensamento, non si può assolutamente parlare. Il libro appare invece notevolmente alleggerito nel numero di pa– gi·ne, sicché la prima parte contiene quattordici capitoli contro i diciotto dell'edizione originale, la seconda parte diciassette capitoli contro venti- . sette; anche la materi·a appare qua e là differentemente disposta. Ma so– prattutto sia nel testo che nelle note sono stati eliminati gran parte dei rif eriment,: polemici·, specialmente quelli di.retti ad autori di· lingua in– glese. Tutto ciò doveva avere indubbiamente lo scopo dr: rendere l'opera di piu facile lettura; ma al tempo stesso essa veniva in tal modo a per– dere il suo stesso carattere. Da un lato non se ne potevano p1:u inten– dere, cosi ridotta, le sue origini·, il suo s·ignificato pratico, il posto che essa occupa e nella storia dell'antifasc1:smo italiano e nell'opera comples– siva di Gaetano Salvemini·; dall'altro, il libro in questa forma fini·va per perdere quel suo particolare equilibrio interno che si trova proprio nel rapporto tra piano polemico e piano documentar1:o, mentre ponendo l'ac– cento soprattutto su questo secondo piano esso rischiava di apparire ben presto superato dai frutti di pi·u recenti r1:cerche.Il che, forse, può almeno in parte spiegare le ragioni della assai scarsa presenza di quest'opera oggi nei nostri studi, anche quando vengano trattati argomenti gi·à affrontati i·n queste pagine di Salvemini e intorno ai quali non di rado si tornano a dire cose che qui erano già state dette. Comunque sia, la presente edizi·one è la traduzione integrale dell'opera quale apparve nel 1936, che qui· si pub– bli·ca in i·taliano per la prima volta. In generale potrebbe di·rsi che, mentre gli scri.tti di Salvemini sul fa– scismo fino alla guerra si propongono soprattutto di fare luce sul fenomeno fascista in sé e per sé, negli scritti successivi al 1945 sembra prevalere l'e– sigenza di un confronto: quello tra l'Italia ormai ritornata li.bera nelle sue isti·tuzioni, quale appariva a Salvemi·ni nel momento i·n cui scriveva, e l'I– talia di i·eri c1:oèl'Italia li.berale e poi fascista. Da questo confronto emerge sia la veri.fica del grado di continuità della nostra stori·a, ove se il fa– scismo come tale era adesso ormai superato certo non poteva dirsi che fos– sero altrettanto superati tutti quegli elementi della nostra tradizione poli·– tica, della nostra cultura, e del nostro costume nazionale, che di· una vit– tori·a fasci.sta erano stati· la condizione necessaria,· sia emerge il bisogno di Salvemini di fare dopo tutto i conti con se stesso e, ripercorrendo la propria vi·ta, soprattutto la propria vi·ta di· mili.tante antifascista, misurar- n1· Vl, pp. X-XI. XIX Bibloteca Gino Bianco

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