Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo 19,50. Analogamente anche la paga dei lavoratori locali fu ridotta. La mon– da del riso dura dai trenta ai quaranta giorni e si tratta di uno dei lavori piu estenuanti. Dopo una quindicina di giorni di lavoro, i datori di lavoro dichiararono che non potevano piu pagare i salari pattuiti perché nel frat– tempo il prezzo del riso era calato del 25 per cento. Essi chiesero una ridu– zione nei salari del 20 per cento. Se il prezzo del riso invece di calare fosse aumentato, avrebbero mai pensato di aumentare le paghe ai salariati? In risposta ai datori di lavoro, i funzionari sindacali offrirono generosa– mente di ridurre il salario giornaliero dei lavoratori immigrati da lire 19,50 a lire 18,30, e quello dei lavoratori locali da lire 18,90 a lire 18,30. I datori di lavoro ritennero che ciò non bastasse, e la controversia venne rimessa alla magistratura del lavoro. Questa, con sentenza del 14 luglio 1927, ammise che i datori di lavoro avevano il diritto di chiedere una revisione dell'accor– do salariale considerata la caduta dei prezzi, ma non di "far gravare le con- - seguenze del nuovo stato di cose esclusivamente sulla mano d'opera"; con– cesse quindi la riduzione di 60 centesimi offerta dai funzionari sindacali e ordinò che i lavoratori restituissero ai datori di lavoro il di piu che avessero già ricevuto. 13 Il 18 settembre 1927, durante il congresso dei lavoratori agri– coli (cioè dei funzionari dei sindacati) della provincia di Milano, il segre– tario provinciale dei sindacati fascisti consegnò a Rossoni, presidente di tutte le confederazioni nazionali sindacati fascisti, a nome delle donne che avevano lavorato in risaia e "a ricordo della prima sentenza della magistratura del lavoro, innanzi alla quale il Rossoni difese la loro causa, una statua di bronzo rappresentante la fede. " 14 Nel 1928 i lavoratori dovettero subire una ulteriore riduzione del 7,5 per cento. 15 Essa fu decisa dal sottosegretario di Stato Bottai. 16 Nel corso del 1929 il prezzo del riso salf del 20 per cento, e i coltivatori offrirono gene– rosamente ai lavoratori un aumento dell'l,5 per cento, che i funzionari sindacali accettarono con animo grato. 17 Nel 1930 una nuova caduta dei prezzi indusse i funzionari sindacali ad accettare due nuove riduzioni sala– riali per un ammontare del 17,5 per cento. 18 Nel 1931 i datori di lavoro 13 "Corriere della Sera, 11 20 luglio 1927; "Industria! and Labour Information, 11 25 luglio 1927, p. 109 e 1° agosto 1927, p. 149. Il londinese "Times," 16 luglio 1927, riportava la sentenza nei seguenti termini: "Ieri la magistratura del lavoro ha respinto la richiesta della federazione agricoltori per una riduzione nei salari dei lavoratori addetti ai lavori di risaia in misura superiore alla riduzione di 60 centesimi come d'accordo con la federazione dei sindacati fascisti. La corte ha ordinato il pagamento dei salari arretrati che in attesa della sentenza i datori di lavoro avevano trattenuto. " 14 "Corriere della Sera," 19 settembre 1927. 1s In "Industria! and Labour Information," 21-31 dicembre 1928, p. 385, si dice che per il 1928 "va specialmente ricordato nel settore agricolo l'accordo relativo alla monda del riso"; .ma non si fa parola del fatto che tale accordo significava una riduzione del 7,5 per cento nei salari dei lavoratori. 16 RosENSTOCK-FRANCK, L' économie corporative cit., p. 184. 11 I giornali dedicarono a questo accordo molto spazio senza accennare alla modestia dell'au– mento salariale. Cfr. "Industria! and Labour Information," 22 luglio 1929, p. 116. 18 Questi dati vennero alla luce nel corso del dibattito davanti alla magistratura del lavoro nel giugno 1931: "La Stampa, 11 11 giugno 1931. Quanto alle riduzioni del 1930, l'Agenzia Stefani si limitò ad annunciare quanto segue: "Dopo lunga discussione le parti, sotto la presidenza del ministro delle Corporazioni, hanno portato alla tariffa di monda gli adeguamenti resi necessari dalle variazioni anzidette [recenti variazioni dei prezzi dei principali prodotti agricoli]. In tale 206 Bibloteca Gino Bianco

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