Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Salari industriali e salari agricoli ' chiesero una diminuzione del 35 per cento, che avrebbe ridotto i salari a 8 lire al giorno. Come al solito, il presidente della Confederazione lavoratori agricoli si affrettò ad offrire una riduzione del 20 per cento. Poiché si arrivò all'epoca del raccolto senza avere raggiunto alcun accordo, i lavoratori "sono al lavoro senza conoscere come saranno ricompensati. " 19 La magistratura del lavoro venne a un compromesso, come era regola, concedendo una ridu– zione del 24 per cento 20 ; e nel pubblicare la sentenza si senti in obbligo di fare i seguenti rilievi: Nel concludere questa decisione lungamente vagliata e discussa, la corte non può fare a meno di additare alla pubblica ammirazione il contegno serbato nell'attuale grave contesa economica interessante oltre 200.000 lavoratori dalle due confederazioni e dai loro rappresentanti, prestatori d'opera e agricoltori. Gli uni e gli altri, pur dissenzienti sul punto che poteva rappresentare la giustizia degli opposti interessi, furono però d'accordo che nel supremo interesse nazionale non avesse a soffrirne la produzione. Onde i lavoratori, non con l'odio di classe negli animi, ma al canto di inni patriottici si recarono al lavoro per prestare al tempo giusto la loro opera, pure incerti dell'effettivo salario che in definitiva avrebbero percepito, fiduciose entrambe le parti nel responso che avrebbe emesso la magi– stratura del lavoro. 21 La storia non ci dice se le donne che lavoravano in risaia accolsero con inni patriottici la notizia della riduzione salariale del 24 per cento. Il 14 e il 31 maggio 1933, i giornali riportarono i termini del con– tratto per il 1933, in base al quale il salario dei lavoratori provenienti da altra provincia erano abbassati da lire 10,64 a lire 9,50, e quello dei lavo– ratori locali da una media di lire 10 a una di lire 8,80 al giorno. 22 Dopo che in tal modo i lavoratori ebbero perso dall'l 1 al 12 per cento dei loro salari, i fascisti organizzarono una grande dimostrazione in onore del re– gime. Il segretario generale del partito era presente a questa celebrazione nella quale una mondina pronunciò un discorso ringraziandolo per l'inte– ressamento che mostrava per l'industria del riso: "Fu una lugubre com– media. "23 Nel marzo 1934 si stipulò il contratto per l'estate successiva. Il Lavoro Fasci'sta del marzo annunciò che il contratto dell'anno precedente era stato rinnovato senza alcun cambiamento. Questa era una menzogna. I salari delle ragazze di quattordici e quindici anni furono ridotti da lire 9,50 a lire 8,28 al giorno. La seguente tabella indica le "fluttuazioni" del livello salariale delle 180.000 mondariso. contingenza datori di lavoro e lavoratori [sic] hanno dato ancora una prova di comprensione delle attuali necessità economiche e :di disciplina sindacale" (" Corriere della Sera," 27 aprile 1930). 19 "Corriere della Sera," 18 giugno 1931. 20 "La Stampa," 19 giugno 1931. 21 "Sindacato e Corporazione,,, gennaio 1934, p. 61: sentenza della magistratura del lavoro di Roma il 18 giugno 1931. 22 "Industria! and Labour Information," 12 giugno 1933, p. 347; 21 agosto 1933, p. 285. 23 ROSENSTOCK-FRANCK, op. cit.' p. 150. 207 Bibloteca Gino Bianco

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