Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo esempi in ogni categoria dell'industria. " 4 Egli lamentò anche che ai fun– zionari sindacali non fosse concesso di esaminare neppure i libri conta– bili nei quali i datori di lavoro registrano i salari pagati ai loro dipen– denti, per accertare se fossero stati effettivamente pagati o meno i salari previsti dai contratti ufficiali. Egli fu costretto a invocare un regolamento del 13 marzo 1904 (niente meno che diciotto anni avanti l'era fascista), dove un tale diritto era riconosciuto ai segretari delle organizzazioni sin– dacali.5 Nel febbraio del 1932, un alto funzionario dei sindacati industriali di Milano, Capoferri, rivelò i seguenti fatti: Nel 1926 la paga media di un operaio metalmeccanico nella provincia di Milano era di quattro lire l'ora; in conseguenza delle riduzioni del 1927-28 e 1930 la media avrebbe dovuto scendere a 3,16 lire, mentre la media effettiva nel 1932 fu di 2,76 lire, cioè il tredici per cento piu bassa di quanto si era convenuto. Nell'industria cotoniera la, paga giornaliera media di un tessitore era stata ridotta del 40 per cento invece che del 30 per cento pattuito. 6 Nel Lavoro, 25 giugno 1933, leggiamo la seguente circolare del segre– tario del Partito fascista della provincia di Genova: Ogni riduzione di salario non può essere che il risultato di un regolare accordo tra le associazioni sindacali riconosciute. Succede invece ora da qualche tempo, che taluna azienda, allegando necessità impellenti o situazioni improvvise, si arbitra di variare, per suo conto, il contratto collettivo di lavoro, e dirninuisce i salari. Questi fatti debbono asso– lutamente aver fine. Il 14 marzo 1934, il Lavoro Fascista lamentava che per diversi anni i coltivatori di riso avevano preteso una prestazione eccessiva di lavoro dal– le squadre di donne che lavoravano come mondine: Si fa compiere, ogni giorno, alla squadra un'ora in piu dell'orario normale di lavoro previsto dal contratto, senza che le operaie mondine ottengano la relativa maggiore remu– nerazione; si fa eseguire il lavoro anche nei giorni festivi, senza conteggiare le maggio– razioni previste al riguardo. Nel Lavoro Fascista, 15 febbraio 1935, leggiamo la seguente lamentela: La categoria della gente di mare ha visto estendere le provvidenze sociali simili a quelle di cui godeva, agli altri lavoratori; ma ha anche constatato che la situazione si è ~ capovolta: da essere all'avanguardia del movimento di protezione del lavoratore, questa categoria è passata alla retroguardia. (...) Chi ha visto, per esempio, un marinaio fare per giorni e giorni 4 ore di guardia al timone, alternate con 4 ore di pseudo-riposo, con 20 gradi sotto zero e coi tempi cattivi del Nord-Atlantico, si è fatto una chiara idea dei risul– tati che si possono conseguire con una condotta sindacale che ha troppo aspettato la riso– luzione dei problemi del lavoro marittimo dagli accordi internazionali e che si è fatta rimorchiare dalle belle parole che si accompagnano all'etichetta: "collaborazione.,, Si è 196 4 Cit. trad. 5 ''Lavoro Fascista," 19 febbraio 1932. Stesse lagnanze ivi, 19 agosto 1933. 6 Ibidem, 12 febbraio 1932 (cit. trad.). Bibloteca Gino Bianco

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