Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Capi"tolonono "Pezzi di carta" Per molta gente la paura è il principio della saggezza. È facile im– maginare che cosa può succedere in un paese in cui i lavoratori non hanno il diritto di sciopero, neppure per far rispettare i contratti di lavoro, e non dispongono di procedure rapide e gratuite per risolvere le controversie in– dividuali. Sino al 31 gennaio 1928, un migliaio di casi di violazione del con– tratto da parte dei datori di lavoro erano stati denunciati ai prefetti, e 1.876 casi erano stati denunciati ai funzionari delle organizzazioni sin– dacali, dei quali 1.542 erano stati risolti.1 Dopo l'abolizione dei probiviri (cfr. sopra p. 73) il numero di viola– zioni contrattuali si moltiplicò. Nell'ottobre 1929 i lavoratori delle zolfa– tare siciliane di Riesi e Sommatino invece di ricevere lire 14,60 al giorno, come previsto nel contratto di lavoro, ne ricevettero solo 12,70. 2 Nel 1930 i funzionari della sola Confederazione sindacati agricoli dovettero occupar– si di 26.299 controversie individuali e, nei primi sette mesi del 1931, di 24.660 controversie. Un alto funzionario della confederazione commentò tali ci&e con le seguenti parole. "È prevedibile che col diffondersi della co– scienza corporativa il numero di tali vertenze vada rapidamente scemando. " 3 Due anni piu tardi tale previsione era ancora ben lungi dall'essersi avverata. La coscienza corporativa nasce assai lentamente. Il Lavoro Fasci·– sta, 6 gennaio 1932, affermava: Il numero delle inadempienze ai patti collettivi di lavoro tuttora crescente, sta a dimostrare infatti la ostinata resistenza dei datori di lavoro a non volere aggiornare la propria mentalità alle nuove e inderogabili necessità del periodo storico in cui viviamo. Nel febbraio 1932, un alto funzionario dei sindacati industriali, Cla– venzani, affermò che nell'industria chimica gli operai ricevevano soltanto 14 lire al giorno invece delle 16,45 lire promesse nel contratto: "Di ridu– zioni simili, che contrastano col volere delle organizzazioni, si trovano 1 Dati fomiti da Bottai nel suo discorso alla Camera il 15 marzo 1928. 2 "Lavoro Fascista," 2 novembre 1929. 3 "Corriere della Sera,'' 27 settembre 1931. Bibloteca Gino Bianco 195

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