Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

"Il modo di produzione capitalistica è superato,, un compito ben piu duro che non quello di imporre riduzioni a prestatori d'opera e padroni di casa. Egli deve fissare i prezzi interni in modo da assicurare che la nazione sia soddisfatta e in buona salute. In molte città le autorità ritornano al vecchio sistema del calmiere, o prezzi fissi, che furono introdotti durante la guerra e riesumati due volte, ma furono poi lasciati cadere quando il piu basso potere di acquisto e la depressione generale provocarono la discesa dei prezzi. Nei giorni scorsi queste liste dei prezzi hanno fatto bella mostra di sé. Ma i bottegai, quanto alla capacità di trovare rimedi, non sono da meno dei padroni di casa. Essi escludono dal prezzo fisso i migliori tagli di carne, la frutta e le verdure piu fresche, il burro di buona qualità, l'olio d'oliva puro. Essi dicono ai consumatori: "Ma quello è un genere di lusso, e non rientra nel calmiere." In alcune città le autorità civili hanno chiuso per periodi varianti da due giorni a una settimana i negozi dei piu ostinati contravventori. Ma basterà questo a fermare gli abusi? I bottegai si difendono dicendo che i prezzi all'ingrosso non sono calati da quando il decreto è entrato in vigore; che tutti i guadagni vanno agli intermediari; che il 15 per cento di ridu– zione negli affitti non copre le tasse e le spese generali; che essi sono pieni di debiti; che, insomma, se non riescono a comprare a prezzi migliori, saranno costretti a chiuder bottega. Se la memoria non c'inganna è Esopo che racconta la storia della scimmia la quale fu nominata arbitra fra due cani per la divisione in due parti uguali di un pezzo di forn1aggio. La scimmia cominciò a tagliare il formaggio in due. Ma le parti non erano perfettamente uguali. Allora la scimmia addentò un pezzo della porzione maggiore e se lo mangiò. Ma in questo modo fu l'altra parte a rimaner piu grande. Allora la scim– mia addentò un boccone di questa parte e anche questo se lo mangiò. E cosf, cercando senza mai riuscirvi di fare le due metà perfettamente uguali, la scimmia si mangiò tutto il formaggio. Mussolini segue lo stesso metodo "adeguando" i salari al costo della vita. Il suo sforzo di adeguare il costo della vita ai salari e poi i salari al costo della vita promette di arrivare alla totale abolizione dei salari. In effetti, il 26 aprile i commissari delle confederazioni dei datori di lavoro e dei prestatori d'opera dell'industria concordarono che i salari, che dal 1930 non avessero subito decurtazioni, fossero ridotti del 7 per cento. Il 27 aprile si tenne una riunione di alti funzionari della confederazione dipendenti nel settore commerciale, nella quale "si affrontò il problema del– le riduzioni di stipendio e di salario dei dipendenti del settore commer– ciale " 12 ; questi funzionari, cioè, decisero che anche loro avrebbero accetta– to una riduzione del 7 per cento, non nei propri stipendi, ma nei salari e negli stipendi del loro gregge. Le riduzioni non furono rese note dalla stampa, ma furono comunicate mediante circolari private emanate dai com– missari delle confederazioni ai presidenti delle federazioni e da questi gra– dualmente trasmesse ai funzionari di grado inferiore. Ciò non voleva dire che in nessun caso le riduzioni non potessero eccedere il 7 per cento. Il segretario delle organizzazioni sindacali della industria della carta nella provincia di Milano accettò "con encomiabile spirito di reciproca comprensione" una riduzione del 1O per cento nei sa- 12 Cit. trad. 185 Bibloteca Gino ·sianco

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