Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fasdsmo lari degli uomini e del 14 per cento in quelli delle donne. 13 Il Lavoro dell'8 luglio 1934 annunciò che i salari dei marittimi erano stati ridotti dall'8 al 12 per cento e quelli del personale della Società italiana radio maritti– ma del 14 per cento. La stampa del 19 luglio 1934 riportò il seguente comunicato semi– ufficiale: Non c'è bisogno di insistere nell'importanza dei salari industriali dal punto di vista della concorrenza commerciale internazionale, principio che è particolarmente vero per l'Italia. Siamo perciò lieti di constatare che nei primi mesi del 19 34 i salari industriali hanno continuato a manifestare la tendenza a diminuire, caratteristica costante dei salari, che viene accelerata dalle misure prese dal governo nell'interesse [sic] dei lavoratori. 14 Ci fu, insomma, un nuovo e generale massacro salariale, praticato caso per caso, senza la pubblicità che accompagnò le riduzioni generali del 1927 " e del 1930, ma simili a quel1e che si ebbero dopo che nell'ottobre 1931 le riduzioni salariali generali furono ''scoraggiate." Mentre era in corso questa nuova "battaglia," Mussolini, in un di– scorso del 21 aprile 1934, dette qualche buona notizia: È certo che con la nostra disciplina, col nostro coraggio indomito, supereremo questi tempi difficili. E una volta che siano superati, il popolo italiano avrà diritto ad una vita che non s1a di strettezze e di disagi. 15 Ma un mese piu tardi, il 26 maggio, Mussolini non era piu tanto ottimista sul futuro dell'umanità ora che il sistema capitalistico era supe– rato. A che punto siamo? Questa crisi si risolve, si complica, peggiora? (...) Ci sono però degli alti e bassi: si va a mesi. Tuttavia la conclusione potrebbe essere questa: che siamo sul fondo da qualche tempo. Si può concludere che piu giu non andremo. Ciò sarebbe forse piu difficile. I casi non possono essere che due: o rimarremo lungamente fermi sul fondo, oppure grado a grado ricominceremo a vivere. Bisogna però a mio avviso deporre dal proprio cerebro l'idea che possano ritornare i tempi di quella che si chiamava la prosperità (...). Noi andiamo forse verso un periodo di umanità livellata sopra un tenore piu basso. Non bisogna allarmarsene. Questa può essere una umanità fortissima, capace di ascetismi e di eroismi come noi non immaginiamo forse in questo momento. 16 Queste parole suscitarono una ondata di sfrenato entusiasmo negli or– gani ufficiali di tutte le organizzazioni sindacali: Le classi si fondono - e il Fascismo ha potentemente aiutato questa fusione - e la nuova società si stabilizza sopra un livello piu basso, ma piu generale. (...) Oggi il popolo italiano è chiamato ad affrontare una prova dura e impegnativa, ed esso l'affron– terà con l'animo di chi è pienamente cosciente della necessità di un sacrificio per avanzare su piu sicure posizioni. 17 186 13 "Corriere della Sera," 9 maggio 1934. 14 "Lavoro Fascista," 19 luglio 1934. [N.d.C.] 15 MUSSOLINI, XXVI, p. 213. 16 Ibidem, p. 258. 17 "Lavoro Fascista,,, 27 maggio 1934. Bibloteca Gino Bianco

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