Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascz·smo risentito di questo stato di cose. Ma poiché il livello dei salari aveva subito, già nel passato, riduzioni tali da non consigliarne altre, le associazioni sindacali dei lavoratori dell'agri– coltura non si sentono impegnate a concedere ulteriori riduzioni in generale, e dichiarano che soltanto per poche provincie poteva essere preso in considerazione un eventuale muta– mento di salari. 8 Nei giorni seguenti i giornali riportarono che i vecchi contratti erano stati rinnovati senza alcun mutamento in trentatre provincie; in dodici provincie erano stati conclusi "nuovi contratti di lavoro"; i contratti di ventitre provincie erano in via di discussione; le trattative erano partico– larmente difficili in quattro provincie dove i datori di lavoro chiedevano riduzioni dal 10 al 20 per cento. 9 Poiché le provincie italiane sono 93 e il comunicato si riferiva soltanto a 72, il destino delle altre ventuno pro– vincie rimaneva avvolto nel mistero. Nel gennaio del 1934, l'organo ufficiale del ministero delle Corpora- ~ zioni, Sindacato e Corporazi·one, spiegava che il ministero, ogni volta che nel corso dell'anno era dovuto intervenire nella stipulazione dei contratti, si era comportato "avendo sempre di mira l'interesse superiore dell'econo– mia della nazione," e aveva cercato di "adeguare, per quanto possibile, la remunerazione dei prestatori d'opera in ogni settore all'aumentato valore della lira e al diminuito costo delle merci e dei ·servizi '' 10 : una circonlo– cuzione, ·invece di dire francamente che i salari erano stati decurtati. Il 14 aprile 1934, Mussolini scopr{ che il potere d'acquisto della lira riguardo ai prezzi all'ingrosso, dopo essere stato nel 1930 un quarto di quello che era prima della guerra, nel 1934 era risalito sino ad un terzo del suo valore prebellico. Al tempo stesso scoprf che il costo della vita non corrispondeva al potere di acquisto della lira. 11 Anche i padroni di casa, quindi, furono informati ovunque di ridurre gli affitti dal 12 al 15 per cento. Inoltre, come già nel 1927 e nel 1930, tutti i giornali pullula– rono di notizie sulla improvvisa discesa dei prezzi che, grazie ai poteri magnetici di Mussolini, sarebbe avvenuta in tutta Italia. Il 1° maggio 1934, il corrispondente di uno dei giornali inglesi piu filo– fascisti, il Dai'ly Telegraph, commentava la nuova "battaglia" nei seguenti • • term1n1: È interessan 1 te osservare da vicino questo esperimento che non corrisponde all'econo– mia ortodossa. Riuscirà Mussolini? E i prezzi interni obbediranno al suo comando? Tutti gli italiani si pongono queste domande. La massaia italiana, che fa del bilancio familiare .un'arte, si trova di fronte un problema difficile. I prezzi dei generi alimentari sono piu alti che in Inghilterra, e alcuni prodotti, come lo zucchero, che costa quattordici pence la libbra, o come il burro e il caffè, sono quasi proibitivi per chi percepisce tali salari. Natu– ralmente la gente si lamenta di queste riduzioni. Ma un po' di scontento non fa male, e quando il costo della vita sarà ridotto, si calmerà. Ma qui Mussolini si trova di fronte 8 "Lavoro Fascista," 18 dicembre 1933. [N.d.C.] 9 "Resto del Carlino,,, 27 dicembre 1933. 10 "Sindacato e Corporazione, 11 gennaio 1934, p. 71. 11 Tra il 1927 e il 1933 gli affitti erano saliti del 30 per cento (comunicato ufficiale in data 8 maggio 1934, in "Lavoro,,, 9 maggio 1934). DENNis, How il Duce Works bis Plan, cit., p. 44, scriveva nel 1929: "Si provi un proprietario di case ad aumentare gli affitti se ne ha il coraggio!" 184 Bibloteca Gino Bianco

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