Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Prefazione del curatore tale operazz·one mistificatoria fosse indolore. Se lo "Stato corporativo" di fatto non esisteva, se 1:lfascz·smo dunque non rappresentava un nuovo or– dz·ne economico con un propr1:omeccanz·smo 1:nterno diverso da quello del tradi.zionale sistema capitalistico, allora anche i rapport1: tra cap1:tale e lavoro rimanevano affidati semplz·cemente az· loro punti di forza, ci"oè alla rispetti.va capacità dz· vz·ncere in un confronto diretto. Si tornava, vale a di.re , al terreno si·ndacale, ma nell'amb1:to di uno Stato che, a dz.fferenza di quello liberale, aveva dichi·arato fuori legge ogni strumento di effettiva lotta operaia e dove le organizzazioni padronali potevano mettere 1:n campo uno schieramento agguerrito contro un fronte sindacale addome– sticato e privo d1:,ind1:pendenza poli.ti.ca . Tale era la difesa concessa nello Stato fascz·sta ai di'ritti dei lavoratori·. In questa sz·tuazione, situazione di fatto, Salvemini poteva facilmente ironizzare sulle "intenzz·oni" dz· un pre– teso f asci°smo "di· sz·nz•ftra," z·n merz"to alle cui vellei.tà d,i gz"usti·z-iae ri- " forma socz·azepoteva ben concludere: "Don Chisciotte andò all'assalto dei mulz.ni a vento come se fossero stati dei veri mostri; Mussolin-i tratta i mostri veri come se fossero mulini a vento. nn Quale effettivamente fosse la sorte dei lavoratori italiani sotto t°l regi·me fasc1:staè ci·ò che vz·ene chiaramente esposto nella parte seconda del li'bro, dedz·cata appunto all'esame dei "rz·sultati." I vari· aspetti della quest1:one sociale: salari e costo della vita, di·soccupazz·one, condizioni e rapporti di lavoro, possz.bilità dz· difesa sindacale, assistenza soci·ale, condz·zi·oni mate– riali di esistenza; tutto ciò viene 1:nqueste pagz·ne attentamente analizzato in un continuo confronto con il periodo pref asci.sta, medi.ante il quale s·i potesse cogliere non tanto o non soltanto quali fossero allora i termz·ni della questz"one sociale di per sé, quanto se con i-Z f asc1:smole cose fossero mutate e z·n quale dz·rezione. La risposta di· Salvemini è ,implicita nella do– cumentazione prodotta, dalla quale risulta inequi·vocabilmente come, nel complesso, le condz'zioni di vita del popolo i·taliano fossero nettamente peg– giorate sotto il fascismo, e che ove era possz"bz·zem1:surare un qualche pro– gresso, esso, con ben poche eccezi·onz· ( quale un probabile mz·g1i·oramento negl1: asz"liinfantili), 18 si doveva ad iniziati.ve che avevano preceduto l'av– vento di· Mussolin1: al potere. Contrariamente dunque a quanto la propa– ganda fascista pretendeva di di.mostrare, ,:z regi·me creato da Mussolin1: non offri·va affatto una ri·sposta alla cris1:economica che aveva colpi·to i sistemi capi·tali.stz'ci. In realtà la "pace soci·ale" di· cui "godeva" il popolo itali.ano non era i·n nessun modo dovuta alle fantomati·che istz·tuzioni dello "Stato corporati·vo," ma al ben pi·u effettz·vo, anche se tanto meno attraente e non altrettanto pubblt:cz'zzato, apparato repressi·vo di quel Polizei-Staat in cui Salvemin1: i·ndi'cava ,:z vero volto della dz.ttatura fasci.sta. Nell'Italia di Mussolz'ni·, insomma, l'ordi·ne era consenti"to soltanto dalla soppressione della libertà. XVI La terza parte di questo li"bro, infine, toccava una questione tuttora 11 Cfr. p. 132 in questo volume. 1 s Cfr. p. 292 in questo volume. BiblotecaGino Bianco

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