Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del f asdsmo a Genova e del 30 per cento negli altri scali marittin1i. 21 Secondo il Mor– tara, durante il 1928 e il 1929 una nota degna di rilievo fu il contrasto tra il crescente costo della vita e la diminuzione dei salari. 28 NOTA Il professor Schneider ricevette dai suoi amici fascisti la notizia che nel 1927 le organizzazioni fasciste "avevano imposto i limiti oltre i quali i salari non potevano essere ridotti. " 29 In questo modo un provvedimento che aveva ridotto i salari del 20 per cento veniva trasformato in una mi– sura per impedire riduzioni salariali oltre un limite che rimaneva miste– rioso. Inoltre, egli fece la seguente scoperta: In generale, con i suoi contratti collettivi, Rossoni ha potuto ottenere per i lavora– tori concessioni che, seppur piccole, sono durature ed economicamente rilevanti per i lavoratori. Il lavoro in Italia non ha mai [I] avuto molto potere contrattuale (...) In generale non c'è dubbio che in quest'ultimo anno [ 1927], dacché Rossoni ha fatto sentire il suo potere, i lavoratori italiani sono stati meno alla mercé dei loro datori di lavoro che non nei primi tempi del fascismo, ed è probabile che essi siano piu protetti di quanto non lo fossero con le organizzazioni indipendenti (...) Non si può piu accu– sare il fascismo di essere una assoluta reazione borghese. 30 In una lettera al londinese Daily News, 18 giugno 1928, Villari tra– smetteva la seguente interessante notizia in merito alle riduzioni avvenute nel corso del 1927: Per quanto riguarda i salari, si sono avute riduzioni il cui ammontare va dal 1O al 20 per cento. Tali riduzioni sono state concordate dopo libera discussione tra datori di lavoro e lavoratori. Nell'estate del 1931, parlando all'Institute of Politics del William Col– lege, Villari affermò che nel 1927 il regime aveva promosso un aumento salariale. 31 In Mussoli"ni· and the New ltaly (p. 138) Robertson scrisse: Nel 1926 la lira era caduta assai in basso (...) Ma nel 1927 il valore della lira risaH, infatti il suo potere d'acquisto quasi raddoppiò [I]. Mussolini perciò fece appello a tutti i negozianti e rivenditori, e a tutti i proprietari di case e amministratori di immobili perché abbassassero i loro prezzi dal IO al 20 per cento. Si raccomandò [ I] che la stessa riduzione fosse fatta negli stipendi di tutti i dipendenti pubblici. Ma ancor piu degno di nota è che ,: sindacati operai, volontarz·amente e spontaneamente votarono di accettare una riduzione dal 5 al 20 per cento nei loro salari. Questo solo fatto mostra quale vero spirito di solidarietà, quale vera fratellanza democratica sia stata creata. 1930. 174 27 A. P., Camera, Legislatura XXVIII, Discussioni, vol. III, p. 2161, seduta del 3 aprile 28 G. MORTARA, Prospettive economiche 1930, Milano, Università Bocconi, 1930, p. 518. 29 SCHNEIDER, Italy Incorporated, cit., p. 12. 30 In., Making the Fascist State, cit., pp. 209-10. 31 VILLARI, The Economics of Fascism, cit., p. 108. BiblotecaGino Bianco

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