Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

L'" esercito di credenti" impiegati dello Stato. 1136 Una tanto patente contraddizione non era certo fatta per far cessare le critiche. Nel corso del 1932 e 1933 si levarono alla Camera e al Senato nuove proteste per la mancanza di chiarezza nel bilancio del ministero delle Corporazioni e per gli alti stipendi. 37 Sembra che queste velate proteste siano nate proprio tra gli impiegati dello Stato. Nell'estate del 1932, nel corso di una causa civile, trapelò che un funzionario, e non uno dei piu alti, di una confederazione di lavoratori dopo appena due anni di servizio riceveva uno stipendio mensile di 3.000 lire piu altre 3.000 lire di gratifica annuale, raggiungendo nell'insieme uno stipendio annuo di lire 39.000. 38 I funzionari delle organizzazioni di grado piu elevato, tra stipendi, indennità, gratifiche, ecc., avevano redditi di cen– tinaia di migliaia di lire. Lo stipendio massimo che un impiegato dello Stato può raggiungere dopo quaranta anni di servizio è di 48.000 lire. Solo il presidente della Corte di cassazione e i piu alti ufficiali delle forze armate percepiscono 74.000 lire. In un discorso al congresso nazionale dei sindacati fascisti, il 6 maggio 1928, Mussolini dichiarò "con piena coscienza di causa" che "i dirigenti del movimento sindacale italiano sono, nella loro quasi totalità, degni della loro missione, degni della loro responsabilità"; e aggiunse: "Bisogna reagire contro tutti i calunniatori, contro tutti i vociferatori, contro tutti i disfat– tisti, i quali da un episodio vogliono trarre una regola universale e attraverso un incidente tentano di calunniare un intero movimento. " 39 I calunniatori, i vociferatori, i disfattisti devono essere stati piuttosto numerosi se il Duce sent1 il bisogno in un solenne discorso di trattarli tanto male. Tutti in Italia, a cominciare dai fascisti, vi diranno sotto voce che le ruberie degli alti gerarchi non sono mai rese pubbliche né tanto meno punite. Di tanto in tanto qualcuno di loro sparisce dalla circolazione; nessuno sa perché, ma tutti fanno le loro supposizioni. Qualche volta succede che due alti gerarchi litighino, e l'uno accusa l'altro con un linguaggio piu o meno velato di essere una pecora nera. Il 20 maggio 1930, ad esempio, il deputato Roti– gliano attaccò violentemente alla Camera uno dei piu alti dignitari delle organizzazioni fasciste, il presidente della federazione nazionale degli addetti al commercio, descrivendolo come un individuo che "senza provenire né dai lavoratori né dagli studiosi del nuovo diritto ha saputo usurpare nel campo dell'ordinamento corporativo un posto di dirigente, (...) cos1 come ha saputo anche usurpare nel campo giornalistico la direzione di un giornale (...); ca– riche, tutte largamente retribuite con danari provenienti (...) dalle sudate fatiche dei veri lavoratori. " 40 36 Ibidem, p. 4572. 37 A. P., ~ Camera, Legislatura XXVIII, Discussioni, vol. V, p. 5780, seduta del 24 febbraio 1932; "Informations Corporatives," 1932, p. 877; al Senato il discorso di Tofani il 1° aprile 1933; ROSENSTOCK-FRANCK, op. cit., pp. 52, 111-12. 38 "I Problemi del Lavoro," 1° agosto 1932, p. 23. Il "gruppo di studiosi dello Stato cor– porativo in Italia," nella loro lettera a "New Statesman," 26 maggio 1934, affermarono che "i funzionari sindacali sono lavoratori volontari non pagati.,, 39 MUSSOLINI, XXIII, p. 142. 40 A. P., Camera, Legislatura XXVIII, Discussioni, vol. III, pp. 2734-35. 165 Bibloteca Gino Bi·anco

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