Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

L'" esercito di credenti" pose le organizzazioni a un "sistema di pubblicità" che "non lede l'auto– nomia delle organizzazioni stesse." 19 Il conto consuntivo di ogni organizza– zione provinciale deve rimanere per otto giorni negli uffici provinciali del- 1'organizzazione, affinché tutti i soci possano prenderne visione e presentare le loro osservazioni o reclami. Il decreto non dice cosa succederà a quel socio che abbia espresso osservazioni e reclami. Finiti gli otto giorni, il conto consuntivo è inviato alla confederazione nazionale dalla quale l'orga– nizzazione provinciale dipende, e qui il "sistema di pubblicità" finisce. Si direbbe che nella "nuova era" la parola "autonomia" ha cambiato di signi– ficato. L'autonomia delle organizzazioni non significa piu che i soci hanno il diritto di eleggere e licenziare liberamente i funzionari e che questi, fin– tanto godano la fiducia dei soci, possono governare le loro organizzazioni senza interferenza governativa. L'" autonomia" fascista significa che i fun– zionari hanno il diritto di disporre dei fondi delle organizzazioni senza doverne rendere conto ai loro soci. Il 15 marzo 1929, Bottai dichiarò che nel 1927, quando parecchie orga– nizzazioni erano ancora in via di formazione, le quote imposte a soci e non soci erano ammontate a lire 150.870.000. Egli non fornf la cifra dei contributi suppletivi (imposti ai soli soci), ma si limitò ad affermare che questi avevano oscillato da un massimo di lire 21.000.000 per il complesso delle organizzazioni sindacali dei prestatori d'opera, a lire 1.976.000 per la Confederazione bancaria. 20 Miss Haider, studiando il "sindacalismo" fascista sul posto negli anni 1927 e 1928, riuscf a trovare che nel 1927 i due tipi di quote presi insieme erano stati pari a lire 181.758.000, 21 di cui i contributi suppletivi rappresentavano circa lire 31.000.000. Parlando alla Camera il 7 maggio 1931, Bottai affermò che nel 1928-29 la cifra del contributo supple– tivo si era aggirata sui cinquanta milioni, ma ammetteva che essa "è diffi– cilmente controllabile. " 22 Il 3 aprile 1933, egli affermò al Senato che nel 1932-33 le quote imposte a soci e non soci avevano prodotto un gettito di lire 275.000.000, ma persistette nel non far parola dei contributi suppletivi. 23 19 Cit. trad. 20 "Industria! and Labour Information," 2 aprile 1928, p. 15. 21 HAIDER, Capital and Labour cit., pp. 164-66. 22 A. P., Camera, Legislatura XXVIII, Discussioni, vol. IV, p. 4571. 23 Secondo le informazioni date a Pitigliani dal ministero delle Corporazioni, le entrate delle organizzazioni ufficiali sarebbero ammontate a lire 281.000.000 nel 1930, 278.000.000 nel 1931, e 282.000.000 nel 1932 (PITIGLIANI, The Italian Corporative State, cit., pp. 254-55). Ovvia– mente i contributi suppletivi non sono compresi in questi dati. CLOUGH, The Evolution of Fa– scist Economie Practice and Theory, cit., p. 303, afferma che il costo annuale del sistema am– monta a "circa lire 68.207.000," e osserva che "la cifra è molto modesta quando la si con– fronti con le perdite causate da scioperi e serrate: dal 1916 la media di giornate annualmen– te perdute a causa di scioperi nella sola industria ammontava a 7.600.000; secondo la media dei salari giornalieri attuali di lire 16,50, ciò ammonterebbe all'enorme totale di lire 125.856.000, ovvero due volte il costo corrente del nuovo sistema." In questo calcolo ci sono due errori: 1) la somma cli lire 68.000.000 rappresenta soltanto quella parte delle entrate delle organizzazioni legali che è incamerata ogni anno dal governo e che permette il funzionamento del ministero delle Corporazioni; nel bilancio preventivo per l'anno fiscale 1933-34 tale cifra è stata ridotta a lire 58.700.000; e 2) quando si confronta il sistema fascista col sistema prefascista, i datori di lavoro devono essere tenuti separati dai prestatori d'opera. Nel caso dei prestatori d'opera dobbiamo calcolare la somma algebrica dei seguenti fattori: a) ammontare delle quote prece– dentemente versate alle organizzazioni sindacali socialiste o cattoliche; b) quanto perdevano a causa degli scioperi; e e) quanto guadagnavano ogni volta che in seguito a uno sciopero co- 161 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=