Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

L'" eserci.to di credenti" Nel 1928 fu creata a Genova una scuola per produrre funzionari sin– dacali capaci di "rappresentare" i lavoratori. Attualmente esistono sei di queste scuole, che nel 1932-33 avevano 514 studenti. 13 Naturalmente i fa– scisti inneggiano ai risultati di queste scuole che considerano quanto meno splendidi. Due anni avanti l'apertura della prima di queste scuole, Mlle Lion scriveva: Questi segretari [ delle organizzazioni sindacali] devono avere un diploma atte– stante le loro cognizioni tecniche ed economiche dei problemi che possono dover trattare. Il fatto che essi debbono appartenere al ramo di attività che rappresentano ed effettiva– mente esercitarlo, esclude dalle organizzazioni sindacali tutti i segretari di professione, i quali guadagnandosi il pane con il loro ufficio di dirigenti operai sono pronti a tutto pur di non perdere il posto. 14 In un discorso alla Camera il 14 maggio 1930, il deputato Rotigliano avanzò la richiesta che i segretari delle organizzazioni sindacali fossero effettivamente eletti dai lavoratori, perché in tal modo la rappresentanza degli interessi operai sarebbe affidata a persone meglio qualificate per trattare siffatte questioni: Io mi auguro che i rappresentanti dei lavoratori tornino ad essere, come nel pas– sato, lavoratori essi stessi. Non è necessario, onorevoli camerati, per essere degli ottimi organizzatori e dei buoni dirigenti sindacali, aver frequentato un corso superiore di studi corporativi. Piuttosto che conoscere a memoria le opere dell'onorevole Costamagna è molto meglio aver vissuto la vita delle officine, conoscere i bisogni delle classi lavora– trici, per aver appartenuto a queste classi, sapere, vedere a colpo come giuoca nella retribuzione globale dell'operaio la determinazione di una percentuale di cottimo, la for– mazione della squadra, la distribuzione delle ore di lavoro. Chi ha qualche conoscenza pratica di problemi sindacali, sa che i migliori dirigenti, quelli che avevano maggiore conoscenza del mestiere e quindi maggiore prestigio, erano, anche in passato, elementi venuti su, per cosf dire, dalla gavetta, e che si erano formati da sé, talvolta, bisogna riconoscerlo, in modo veramente mirabile. (Interruzioni - Rumori). Lo so che vi secca I Questa opinione può anche essere contrastata, ma non ha niente di meno riguardoso per alcuno, e non capisco perché abbia a suscitare cosi alte proteste. 15 Rotigliano è un ex-nazionalista le cui attività professionali e politiche sono sempre state a favore della industria pesante. Il suo discorso ci permette di cogliere un barlume assai interessante dell'atteggiamento degli industriali. Dal 1921 al 1926, questi signori finanziarono le squadre fasciste perché le organizzazioni sindacali socialiste e popolari venissero distrutte e in loro luogo se ne creassero di addomesticate; ed essi trovarono perfettamente natu– rale che i funzionari delle organizzazioni sindacali fossero posti sotto il controllo del governo e del Partito fascista. Ma oggi, ormai certi di poter sempre dettare legge, gli industriali preferiscono trattare con persone che hanno esperienza piuttosto che con dei dilettanti fanfaroni che non fanno altro che far perdere tempo prezioso. D'altra parte, qualcuno potrebbe essere 13 "Sindacato e Corporazione," gennaio 1934, p. 81. 14 LION, The Pedigree of Fascism, cit., p. 232. 15 A. P., Camera, Legislatura XXVIII, Discussioni, vol. III, p. 2641. Bibloteca Gino Bianco 159

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