Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo [L'anarchia, la bancarotta e l'assenza di potere, evidentemente, si erano impadro– niti di quel grande popolo.] 1 Un giorno sei milioni di italiani si ritrovarono senza acqua da bere o da lavarsi. Le ferrovie erano in sfacelo, il servizio postale sottosopra, le strade prive di manutenzione; brigantaggio, anarchia e delitto regnavano ovunque. 2 Nel Manchester Guardian del 28 ottobre 1927, Bernard Shaw affermò che l'Italia prima dell'ottobre 1922 era stata priva di quanto occorre alle '' sue quotidiane necessità materiali": "Il primo compito di ogni governo è quello di tirare avanti e di far sf che i suoi cittadini possano tirare avanti, libertà o non libertà: la natura non permette rischi e non accetta sciocchezze; si tratta di lavorare o patir la fame." Arrivò Mussolini; il putrescente cada– vere della libertà fu dunque schiacciato al suolo; e il popolo italiano comin– ciò a lavorare cessando di patir la fame. Niente di male a non prendere Bernard Shaw sul serio; al contrario! Ma non dovremmo invece genufletterci pieni di reverenza davanti alle paro- ~ le di un alto dignitario quale il presidente della Columbia University? Eppure le affermazioni del dottor Butler non reggono alla prova di un attento esame. 1. Bancarotta. - Nel corso dei cinque anni precedenti la guerra mon– diale il numero medio annuo di fallirnenti fu di 6.029; negli anni 1919 e 1920 vi furono rispettivamente 593 e 798 fallimenti: furono questi i due "anni bolscevichi" per eccellenza! Negli anni 1921 e 1922 il numero creb– be rispettivamente a 1.896 e 3.858. Nel 1927 - l'anno in cui il presidente Butler levò alte lodi alla dittatura fascista - vi furono 11.418 fallimenti!3 Ancor meno si può parlare di bancarotta governativa. Alle richieste straor– dinarie derivanti dalla liquidazione della guerra si fece puntuahnente fronte. Nel gennaio 1920 fu lanciato un prestito nazionale che fece incassare 18 miliardi di lire. 4 Nella storia finanziaria dell'Italia, il primo caso di banca– rotta governativa si ebbe nel novembre 1926, quando il governo fascista, non essendo in grado di pagare oltre 20 miliardi di buoni del tesoro, costrinse i loro possessori ad accettare invece del contante titoli di consolidato. 5 2. Un giorno sei milioni di italiani si ritrovarono senza acqua da bere o da lavarsi. - Probabilmente Butler aveva sentito dire da qualcuno (Dio sa da chi) che nell'inverno del 1921-22, nelle industrie elettriche dell'Italia settentrionale si erano avute serie difficoltà a causa di una eccezionale sic– cità estiva, che aveva esaurito le riserve idriche destinate agli impianti. Il suo informatore mancò di dirgli che il governo aveva fatto fronte a tale 1 Per un evidente errore materiale questo periodo, al quale pure si fa riferimento poche righe piu oltre, non compare nel testo; ma cfr. la stessa citazione integrale, che qui si è riprodotta, in G. SALVEMINI, The Fascist Dictatorship in Italy, London, Cape, 1928, p. 53. [N.d.C.] 2 N. M. BUTLER, Looking Forward, New York, Scribner's, 1932, p. 191. 3 "Annuario Statistico Italiano," 1933, p. 460. 4 A. DE STEFANI, Documenti sulla condizione finanziaria ed economica dell'Italia, Roma, Libreria dello Stato, maggio 1923, p. 367. 5 G. MORTARA, Prospettive economiche 1927, Milano, Università Bocconi, 1927, pp. 436-37. 136 Bibloteca Gino Bianco

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