Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

D ll ," h . " ll'" h . " a omo cxconomzcus a omo corporattvus nei due sistemi e li fonde in una piu alta sintesi. "Il corporativismo supera il liberalismo: crea una nuova sintesi. 118 "Il corporativismo, 11 scrive Ugo Spirito, alla Hegel, "come liberalismo assoluto e socialismo assoluto. 119 La vieta dottrina dell'individualismo economico afferma che una comu– nità fatta di "uomini economici 11 godrebbe del massimo di prosperità perché sarebbe composta di individui ciascuno dei quali realizzerebbe il massimo di prosperità per sé medesimo. Allo stesso modo, la dottrina comunista, par– tendo dal postulato di un "uomo bolscevico," costruisce logicamente una società che funziona con la precisione di un orologio. Anche i cristiani fon– darono la loro Città di Dio sulla base del postulato dell'" uomo cristiano." Fare di un uomo ipotetico il postulato iniziale di una costruzione logica, e da questo postulato iniziale dedurre un sistema di teoremi, è pratica con– sentita agli economisti di ogni scuola cosf come simili metodi sono consen– titi ai matematici. Ma una cosa è costruire un sistema logico, un'altra costruire un concreto sistema sociale nel quale devono vivere ed operare uomini veri e non ipo– tetici. I "pensatori" fascisti hanno ragione di sostenere che l'uomo econo– mico della dottrina individualista non esiste nella vita reale, perché l'uomo vero è spinto non solo dall'impulso economico ma anche da molti altri impulsi: egoismo e altruismo, preferenze e antipatie personali, vanità, spi– rito di sacrificio, solidarietà familiare, sentimento religioso, sentimento nazio– nale, ecc. Ma nella vita reale l'uomo corporativo non esiste piu di quanto esistano l'uomo economico, l'uomo bolscevico, o l'uomo cristiano. Gli economisti della vecchia scuola non hanno la pretesa di costruire un nuovo sistema sociale. Essi prendono il sistema sociale esistente e cercano di spiegarne i fenomeni economici riconoscendo che le azioni degli uomini qualche volta coincidono e qualche volta si differenziano da quelle che l'uomo economico logicamente effettuerebbe. Il postulato dell'uomo econo– mico non è in grado di spiegare la totalità della vita e neppure la totalità della vita economica. Ma, pur essendo una astrazione, l'uomo economico è meno remoto dalla realtà di quanto non lo siano l'uomo corporativo, l'uomo bolscevico, e l'uomo cristiano. Di conseguenza, nello spiegare i fenomeni eco– nomici esistenti, la vecchia scuola non ha bisogno di introdurre nelle sue ipotesi tanti coefficienti variabili quanti ne occorrono per spiegare i fenomeni della vita economica reale usando quegli altri uomini ipotetici. Per di piu i fenomeni economici del Medioevo cristiano, della Russia bolscevica, dell'Italia fascista, e della Germania nazista, sono assai piu facilmente spiegabili sulla base· del postulato dell'uomo economico che di ogni altro postulato. - Ma l'aspirazione dei fascisti - e in ciò essi sono tutt'uno coi comunisti - non è quella di spiegare il funzionamento della vecchia macchina eco– nomica servendosi di un'ipotesi. Il loro scopo è quello di costruire una nuo- 8 Relazione sul disegno cli legge sulla costituzione e funzioni delle C.Orporazioni pre– sentato nella seduta dell'8 gennaio 1934, in A. P., Senato, Legislatura XXVIII, Disegni di legge e re!azioni, vol. XVIII, doc. n. 1885, p. 7. 9 U. SPIRITO, Il corporativismo come liberalismo assoluto e socialismo assoluto, in "Nuovi Studi di Diritto, Economia e Politica," novembre-dicembre 1932, pp. 285-98. 127 Bibloteca Gino Bi·anco

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