Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascismo riguardanti ogni settore della produzione nazionale. Queste corporazioni inviano i propri delegati a un organo superiore, il Consiglio nazionale delle corporazioni, che rappresenta tutte le forze produttive della nazione. Le corporazioni svolgevano un numero notevole di attività: Se i profitti di un'industria aumentano in conseguenza di una nuova tassa, la corporazione, che comprende sia datori di lavoro che lavoratori, ne riconsidererà la ripar·• tizione, e una volta prese le necessarie misure per consolidare le riserve, migliorare il macchinario, abbassare i prezzi, e aumentare la produzione, distribuirà ai lavoratori dei premi, specialmente in forma di assegnazione di azioni, facendo di loro effettivamente ciò che sono in pratica, azionisti in una impresa nella quale essi già investono la loro capacità individuale e la loro esperienza. Lavoratori e datori di lavoro divideranno in parti uguali i frutti della prosperità, quale che ne sia la fonte. Ma questo non è ancora niente. Le corporazioni istituivano e control– lavano molti organismi provinciali e comunali quasi piu miracolosi ancora delle stesse corporazioni: Il loro scopo principale non è solo quello di conciliare tutti gli interessi possibili di lavoratori e datori di lavoro, ma anche di costituire le basi per una cooperazione tra fabbrica e fabbrica, tra fabbricante e trasportatore, tra fabbricante e distributore, e cosf via. Esse aiutano le ditte in difficoltà ma sostanzialmente sane a ottenere credito dalle banche, ogni volta che tale aiuto sia necessario e opportuno; esse scoraggiano la specu– lazione e le iniziative avventate; assistono la ricerca e conferiscono premi per nuove invenzioni e per lavoro ben fatto; regolano i tassi di interesse e i prezzi di mercato, cos1 come i salari, in uno spirito di patriottismo, buona volontà e pubblica utilità. Esse sono formate da rappresentanti sia di lavoratori che di datori di lavoro, i quali in tal modo sono costantemente a contatto gli uni con gli altri nella comune opera non solo di conci– liare ma di allargare i loro comuni interessi. 7 Tra le istituzioni che si prendono cura della felicità del popolo italiano sotto la supervisione delle corporazioni, Goad non mancò di menzionare la "Corporazione dello spettacolo." Ma una sola corporazione non gli po– teva bastare. Per tenergli compagnia, chiamò quindi a raccolta un'altra mezza dozzina di corporazioni, tra le quali una corporazione nazionale del turismo, una organizzazione che "si occupa degli interessi della industria serica," e una corporazione del latte. La Corporazione del turismo (corpo– razione dell'ospitalità), insieme con tutte le altre corporazioni, fu creata solo nella primavera del 1934, cioè diciotto mesi dopo la pubblicazione del libro di Goad. La organizzazione della seta fu creata il 30 dicembre 1929, quando le sezioni del consiglio non esistevano ancora, per difendere l'indu– stria serica italiana dalla concorrenza straniera, specialmente quella dei giapponesi. Consisteva esclusivamente di industriali e banchieri, e le orga-– nizzazioni sindacali dei lavoratori non vi avevano in effetti parte alcuna. I lavoratori partecipavano alla gestione del trust solo nella misura in cui il fondo di disoccupazione contribuiva alla formazione del suo capitale e ne copriva possibili perdite, mentre i profitti finali rimanevano nella cassa del- 7 GoAD, The Making of the Corporate State, cit., pp. 83, 91. 1221 BiblotecaGino Bianco

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