Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Il Consiglio nazionale delle corporazioni renza tenuta a Roma, il 12 luglio 1933, nel corso di un convegno internazio– nale, ebbe il coraggio di dichiarare che il Consiglio nazionale delle corpo– razioni "per la sua potestà normativa nel campo dei rapporti di lavoro e in quello dei rapporti economici, si differenzia nettamente da tutti i consigli economici esistenti negli altri paesi, i quali non sono altro che semplz.ci organi consultivi delle pubbliche amministrazioni presso cui sono costituiti." Al termine della conferenza, un professore svizzero, il dottor Fenigstein, "ha tenuto a rendersi interprete dei sentimenti di tutti i congressisti stranieri, per ringraziarlo vivamente per la chiarezza con la quale ha saputo illustrare (...) le grandi realizzazioni attuate dal regime fascista nel campo corporativo. " 12 In un articolo apparso nella Tribuna, 24 settembre 1933, Maraviglia affermò che il Consiglio delle corporazioni "ha un'importanza veramente rivoluzionaria," perché "crea un ente che non ha semplici funzioni consul– ti ve ma delle vere e proprie funzioni di amministrazione attiva." Piu avanti nel corso dell'articolo si dimenticò dell'affermazione precedente, e lamentò che l'articolo 12 della legge del 1930, non concedendo al consiglio altra autorità che quella di offrire "costruzioni effimere," "regola l'esercizio del potere normativo (...) circondandolo di tali riserve da renderlo praticamente nullo." 12 "Corriere della Sera," 16 luglio 1933. 101 Bibloteca Gino B_ianco

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