Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Capitolo quattordi·ces1:mo Il Consiglio nazionale delle corporazioni Nei primi mesi del 1930 le corporazioni erano state tanto magnificate in Italia e all'estero, che alla fine si fu costretti a dare tangibile prova della loro esistenza. Perciò, con la legge 20 marzo 1930, venne al mondo il Consiglio na– zionale delle corporazioni. Alla vigilia della sua inaugurazione, esso fu salu– tato come il principio di una nuova era di pace sociale e di giustizia 1 ; e nel discorso tenuto alla seduta inaugurale, Mussolini paragonò il ruolo del Consiglio delle corporazioni nello Stato corporativo a quello dello stato mag– giore negli eserciti: "il cervello pensante che prepara e coordina. " 2 Il consiglio si compone di dieci ministri e sottosegretari, di circa qua– ranta alti funzionari statali, del partito, e delle associazioni nazionali con– trollate dal partito, di dieci "esperti" scelti dal ministro delle Corporazioni, e di circa un centinaio di membri designati dai direttorii nazionali delle tredici confederazioni secondo la procedura fascista: cioè, il presidente sce– glie, comunica i nominativi, e il direttorio approva.3 Mussolini ratifica le nomine, presiede il consiglio, ha la facoltà di modificarne la composizione, redige e può mutare ad ogni momento l'ordine del giorno. I consiglieri, come tutti i pubblici ufficiali, devono essere iscritti al partito e come tali sono soggetti alla sua disciplina militare. Nessun documento può essere preso in considerazione dai membri del consiglio senza la preventiva autorizza– zione del capo del governo. Mussolini stabilisce, caso per caso, la procedura di votazione .. Un comitato nominato da Mussolini prepara l'ordine dei la– vori di ogni seduta. I verbali del consiglio non vengono comunicati alla stampa a meno che non sia Mussolini a volerlo. Se egli non è d'accordo con il parere del consiglio, non ne tiene alcun conto; se le sue discussioni lo infastidiscono, non lo convoca. Queste non sono violazioni di legge, perché la legge pone gli atti e la convocazione del consiglio sotto il controllo del 1 Articolo del presidente la Confederazione impiegati ed operai del commercio, in "Cor– riere della Sera," 20 aprile 1930. 2 MUSSOLINI, XXIV, p. 214. 3 WELK, Fascist Economie Policy, cit., p. 106, afferma che il consiglio è formato "non da una burocrazia governativa, ma dai diretti rappresentanti di tutte le principali forze produttive presenti nella nazione.,, 96 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=