Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo III

Sotto la scure del fascisnzo mediazione era una funzione "corporativa." La magistratura del lavoro non era una corporazione, ma assolveva una funzione corporativa. Il mini– stero delle Corporazioni assolveva una funzione corporativa. Quando un terzo elemento, superiore agli altri elementi e che rappresenta l'inte– resse nazionale,_ è introdotto come arbitro tra interessi particolari, si può dire che siamc già sul piano "corporativo." L'Italia era piena di "funzioni corporative" prima di possedere una sola corporazione. 11 Essendosi assunto il compito di trovare in una stanza buia un gatto nero che non c'era, il signor Aillaud dava il nome di gatto a ogni oggetto che trovava. McClure Smith fornf ai lettori della English Review, luglio 1928 (pp. 58-59), le seguenti informazioni: L'organizzazione economica non finisce con la gerarchia disposta in linea verticale,, che abbiamo preso in esame. All'infuori di essa ci, sono le grandi corporazioni [guilds] nazionali, che sono disposte orizzontalmente riunendo tutte le diverse associazioni, di datori di lavoro, di prestatori d'opera e di professionisti, riguardanti i vari settori di attività. In tal modo esse operano come elemento unificatore tra le varie classi che sono separate per corrispondere ai fini delle associazioni. Queste corporazioni [guilds] control– lano le condizioni generali dell'industria, le sue organizzazioni, il suo progresso tecnico, e la sua concordia interna. Esse agiscono come mediatrici prima che si ricorra ai tribu– nali del lavoro. 12 In quello stesso anno, Edward Corsi, che visitava l'Italia ospite del governo italiano svolgendo una particolareggiata inchiesta sulle condizioni generali del paese, era profondamente impressionato dalle corporazioni ita– liane: I sindacalisti fascisti cercano di creare in Italia un ordine economico con corpora– zioni, o guilds, di datori di lavoro e prestatori d'opera, che rispetto alla produzione eser– citino un autogoverno, ma politicamente siano del tutto subordinate allo Stato. Queste corporazioni [guilds], che attualmente regolano i salari, le ore di lavoro e le condizioni di lavoro, alla fine controlleranno la produzione, cos1 come i soviet controllano la produ– zione in Russia. In altre parole, il fascismo ha in programma uno Stato sindacalista retto da un forte governo nazionale, nel quale il capitale, se sopravviverà, avrà il ruolo di un collaboratore. 13 Perciò non c'è ragione di meravigliarsi se nella 14a edizione (1929) della Encyclopaedia Britannica (vol. IX, pp. 105-106), la signora O. Rossetti Agre– sti affermava che "il carattere corporativo del sistema si stava sviluppando sotto il diretto controllo del ministero delle Corporazioni": Le corporazioni nazionali, ove sono ugualmente rappresentati datori di lavoro e prestatori d'opera, dirette da un presidente nominato dal ministro, sono formate per i varii settori di attività produttiva e affaristica. I loro compiti sono lo studio dell'organiz- 11 Cfr. G. MICELI, Manuale di norme corporative, Roma, Libreria del Littorio, 1928, pp. 160-62. 12 H. A. M. SMITH, The Spirit and Form of Fascism, in "English Review," luglio 1928. 13 "World" (New York), 28 ottobre 1928. 94 Bibloteca Gino Bianco

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