Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo sidente dell'Associazione del Mezzogiorno. Nunziante riconobbe che purtrop- po il pericolo c'è, ed è inevitabile. Quando De Capitani gli parlò per la pri- ma volta di andare in Calabria, si intendeva di un viaggio di... istruzione (prima si diventa ministri e poi ci si istruisce), senza pompa; alla buona, in cui il ministro avrebbe cercato di rendersi conto delle questioni agricole calabresi (col suo ingegno strepitoso, De Capitani avrebbe imparato di molto in un viaggio di istruzione). Ma ora il viaggio consisterà in questo: il mi– nistro partirà il 10 gennaio da Roma, sarà 1'11 gennaio a Cosenza, il 12 a Catanzaro, il 13 a Reggio Calabria, il 14 a Salerno, il 15 a Roma. Tutto il tempo se ne andrà in ricevimenti dei corpi amministrativi locali e in eia eia alalà! E allora il Presidente dell'Associazione del Mezzogiorno che cosa ci va a fare? Nunziante pensa che sarà bene darsi malato con l'influenza e non assistere a questa parata. Credo che sia questa la soluzione migliore. Io gli suggerii un'altra soluzione: l'Associazione promuovesse riunioni di agri– coltori, che in occasione. del viaggio del ministro si presentassero a esporgli i loro bisogni. Questo metodo non comprometterebbe l'Associazione. Ma si farà in tempo a preparare queste riunioni? 11 9 gennaio L'avv. Guglielmo Rulli-Cito, genero di Pietravalle, cioè di un intimo di Salandra, mi dice che Mussolini aveva preparato il Ministero, con Diaz e Thaon de Revel, quattro giorni prima della crisi, proprio sulla fine del congresso di Napoli. Scoppiata la crisi il re tentò di mettere Salandra al ti– mone, respingendo Mussolini al posto di subordinato a Salandra. E questi aveva anche lui la lista del suo ministero. Ma Mussolini mandò tutto a monte. In tutto questo non è abbastanza chiaro l'atteggiamento di Thaon de Revel. Era d'accordo con Mussolini o con Salandra? E Federzoni era d'ac– cordo con chi? Pare a me probabile che Thaon de Revel e Federzoni avreb– bero preferito una combinazione Salandra, e dovevano essere d'accordo con costui. All'ultima ora Mussolini dovette accettarli per volontà del re. Notare che la prima persona che parlò con Mussolini dopo che questi usd dalla seduta reale, fu Domizio Torrigiani, gran maestro della Masso– nena. Bracci raccontava ieri che Tadde_i fece la consegna dell'ufficio a Mus– solini, facendolo entrare nel Gabinetto di lavoro, e subito uscendone senza dirgli niente e sbattendosi dietro la porta. Sempre Bracci raccontava che alla consegna del Ministero delle colonie da parte di Amendola a Federzoni, questi nel congedarsi da Amendola, gli 11 Lacuna nel testo. [N.d.C.J 70 BiblotecaGino Bianco

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