Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Se-ritti sul fascismo Di politiche logiche ce n'erano due sole. Una era quella dell'alleanza con la Germania e con l'Austria, contentandosi di ciò che l'Austria avesse voluto concedere sulla frontiera orientale, accettando la posizione di Stato vassallo nel nuovo Sacro Romano Impero della Nazione Germanica, otte– nere dalla Germania vincitrice la maggiore somma possibile di territori co– loniali ed europei della Francia. Questa era la politica desiderata da Son– nino dal 1882 all'agosto del 1914. Era la politica desiderata da Benedetto Croce, e da tutti i sinceri ammiratori che la Germania aveva in Italia. L'al– tra politica era quella di Bissolati: alleanza per la guerra e per il dopo guerra con la Francia e l'Inghilterra per la guerra a fondo contro la Ger– mania, e per lo sfacelo dell'Austria, e per la ricostituzione dei territori da– nubiani e balcanici col criterio degli Stati nazionali; idea quest'ultima, che è semplicemente la conseguenza necessaria dello sfacelo dell'Austria. Questa seconda politica poteva essere concepita con indirizzo imperialista come la concepf Clemenceau; e con indirizzo pacifista, come la presentò Bissolati nel discorso di Milano. E quest'ultimo indirizzo era realizzabile con l'aiuto di Wilson, e appoggiandosi alle potentissime correnti laburiste inglesi e democratiche francesi. Sonnino non fece né l'una politica né l'altra. Pretese di combinare un po' dell'una e un po' dell'altra. Ed ebbe gli svantaggi dell'una e dell'altra. Il Severi, che il Gentile ha nominato direttore generale, non è il Se– veri di Padova, ma un burocrate romano, Lombardo Radice, perciò si tro– verà unico direttore generale di fronte ad altri tre burocrati. Che cosa po– trà mai fare? I giornali danno not1z1e di tagli nella burocrazia del m1mstero delle Colonie. Ma non dicono quali economie si ricaveranno da questi tagli. C'è nei giornali fascisti - e sono quasi tutti tali - una tendenza ad esaltare ogni iniziativa, anche minima, del Ministero: e questo rende sospettosi in– nanzi a certe notizie. 1 ° genna10 1923 Lombardo Radice mi scrive una cartolina per pregarmi di far corag– gio a sua moglie, che non è convinta lui abbia fatto bene ad accettare la direzione generale. Gli ho telegrafato: "Confido in te bene augurando tuo robusto coraggio." E gli ho scrittq: "Guardando obbiettivamente le cose, è certo che al ministero dell'Istruzione meglio è Gentile che Baccel– li o Giunta. E alla direzione generale dell'Istruzione Popolare, meglio te che Cancellieri o Preziosi: e perdonami il paragone. D'altra parte, tu hai manifestato senza equivoci il tuo giudizio sfavorevole sul fascismo. Se dopo avere preso posizione netta sul terreno politico, sei stato invitato ad assu– mere una responsabilità tecnica, come potevi rifiutarla? Io stesso domando a 64 BiblotecaGino Bianco

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