Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Memorie e soliloqui come programma m101mo alla Camera nel dicembre del 1919 da Modi– gliani, pensai che il discorso di Ciccotti doveva coprire qualche iniziativa d'insieme, e non essere una semplice espressione personale del Ciccotti. Volli parlare col Modigliani. Lo trovai nel pomeriggio alla Camera. Senza dirgli che Ciccotti mi avesse parlato, entrai in discorso dicendo che mi pareva di capire che circolasse per_l'aria un progetto di repubblica; io te– mevo che questo fosse assai pericoloso: che cosa avrebbero fatto i generali? E ripetei per lui il discorso che avevo fatto a Ciccotti sulla certezza di un colpo di Stato militare. Modigliani mi ascoltò in silenzio; non smenti il progetto; non entrò in discussione. Capii che non voleva sbottonarsi con me, e lasciai cadere la conversazione. Ma capii anche che qualcosa c'era per aria. Che cosa? Da quanto raccontava ieri l'altro sera Berneri sugli eccita– menti portati a Firenze nel 1920 [ data inesatta: la data è 20 ottobre 1921] da ufficiali dannunziani, mi viene suggerita l'idea che eccitamenti analo– ghi sieno stati fatti anche ai deputati socialisti da generali e da loro emii.&– sari. Che ci sia stata nel 1919-1920 l'idea di un colpo di stato nel pensiero di un gruppo di generali - Giardino, Pecari Giraldi, Sani, Thaon de Re– vel - mi pare sicuro; che costoro fossero d'accordo con D'Annunzio, mi pare altrettanto sicuro. Ma perché il colpo di stato avvenisse, occorreva spaventare la borghesia con eccessi di sinistra: la repubblica aveva il van– tag~io di mettere da parte il re, che era contrario al colpo di stato, spa,-- • ventare la borghesia, sciogliere i generali dal giuramento di fedeltà verso il re, far aprire la via al colpo di stato e ad una reggenza o addirlttura al reg~o del Duca d'Aosta. Il Duca d'Aosta è uomo mediocre ed inerte; ma la moglie è una iste– rica ambiziosissima, vero sangue d'Orléans; ed è probabilmente lei, che tiene le fila di tutti gl'intrighi. Bisogna che io cerchi di chiarire questi avvenimenti, parlandone nelle prossime vacanze di Natale con Malatesta, con Modigliani, con Amendola. Amendola nel 1919, autunno, mi diceva che c'erano gruppi massoni– ci, i quali lavoravano per la repubblica. La massoneria, poi, è stata una delle forze organizzatrici del fascismo nel 1921. La intervista del Ministro jugoslavo Nincic è assai grave. 7 Che sia il primo sintomo della prossima crisi? 7 "Era Nuova," 13 dicembre. UGLIANO e altre isole dalmate chieste dall'Italia alla Jugoslavia. Belgrado, 12 dicembre · Circa il colloquio avvenuto recentemente fra il comm. Contarini e l'avv. Nincic, i giornali danno nuovi interessanti particolari, che meritano qualche rilievo. . Nincic, dopo il colloquio con Contarini, sarebbe rimasto costernato, in . quanto, m C?m– penso di concessioni italiane nella questione di Salonicco, gli sarebbe stata chiesta una parziale modifica del Trattato di Rapallo, nel senso che all'Italia sarebbero state aggiudicate le · isole e gli isolotti prospicienti Zara, fra i quali va anzitutto coi;npresa l'isol~ . di Ugliano. ~elle modifiche sarebbero state chieste anche per quanto concerne 1 assetto defimuvo della questione di Fiume. Secondo alcune voci, la Jugoslavia presenterebbe in questi giorni una nota con la quale si chiede che entro il gennaio 1923 venga ratificato ed eseguito il Trattato di Rapallo. 45 BiblotecaGino Bianco

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