Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo non occorreva mettersi insieme coi socialisti; ma Giunta fece un discorso incendiario, mostrando un paio di scarpe che disse di aver pagato 48 lire, ed eccitando l'assemblea al saccheggio: cos1 trascinò la folla a deliberare l'accordo con la Camera del lavoro contro gli "affamatori." Dopo i giorni dei tumulti, poi, costituitosi il Comitato di difesa cittadina, Giunta entrò 1n esso... Questi tumulti dovevano, è probabile, servire a far cadere Nitti, a pro– vocare il panico nei bottegai, e- sferrare la reazione. E questo spiega perché l'esercito rimase del tutto inerte: i generali erano d'accordo con gl'industriali. Nitti non cadde. E allora fu organizzato il colpo di D'Annunzio su Fiume. Ed è D'Annunzio, che da Fiume, sostenuto dai militari, orga– nizza le prime spedizioni punitive in Italia: caratteristica quella di Lodi, dove gli "arditi" ammazzarono parecchia gente nel teatro, durante un co– mizio elettorale. '.È questo anche il momento in cui comincia la politica di violenze nella Venezia Giulia: i primi ad essere colpiti sono gli slavi; i socialisti, cretini, lascian fare; poi toccherà a loro: qual'è la data dell'in– cendio del Balkan? Mi pare sia nel '20. Controllare. Ma lo stato d'animo della massa era ancora antinazionalista, antimus– soliniano, antidannunziano. Nelle elezioni politiche del novembre 1919, Mussolini ebbe in provincia di Milano appena 4.000 voti. Fu quello per i fasci un fiasco tremendo. Ma lo stato maggiore rimaneva sempre in pie– di. E D'Annunzio da Fiume riprendeva la tattica di provocare in Italia movimenti rivoluzionari, tattica non riescita nei tumulti annonari del lu– glio 1919. Berneri, che era allora nel movimento anarchico militante, mi raccontava ieri sera che D'Annunzio mandò nel '20 emissari a mettersi d'accordo con Malatesta: doveva scoppiare uno sciopero ferroviario; gli emissari dannunziani assicuravano che parecchi generali erano d'accordo per la rivoluzione; (Berneri ha ricordi troppo confusi; vedi sotto il 13 di– cembre: è una fonte da controllare con grande cura) alcuni di questi emis– sari erano ufficiali dell'esercito; gli anarchici erano invitati a partecipare al movimento. Bombacci era anche lui in relazione col D'Annunzio (vid'io nel 1920, alla Camera, Coselschi e Bombacci, in lungo colloquio, di piu di un'ora, nel corridoio dei passi perduti). Mi pare chiaro lo scopo di que– ste manovre dannunziane: ripetere il tentativo del luglio 1919, scatenare un movimento di sinistra, far cadere Nitti, instaurare la dittatura militare. Ma queste manovre non riuscirono che a mantenere il paese in uno stato epilettico, e finalmente a far cadere Nitti. Ma frattanto nel paese maturava un mutamento profondo. L'aspet– tazione della rivoluzione socialista cadeva negli animi delle folle. La paura della rivoluzione bolscevica e la esasperazione per i disor– dini continui cresceva nella borghesia. Molti ufficiali di complemento, re– spinti dai socialisti stupidamente, si buttarono con Mussolini. I tumulti militari di Ancona - non ci entrarono dentro agenti dannunziani? - e la 42 BiblotecaGino Bianco

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