Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

Scritti sul fascismo mente alla possibilità di un onesto accordo coi Sindacati dei lavoratori fascisti? Ritengo che tale accordo sia impossibile e che l'ultima mossa sia stata fatta per diminuire la profonda favorevole impressione del popolo italiano per l'adesione di Gabriele D'An– nunz10 al Governo fascista." E Rossoni, segretario generale delle corporazioni sindacali fasciste, dice m un'intervista al Giornale d'Italia, riprodotta nel Secofo dell'8 dicembre: Insomma tutto questo laburismo, che sbocca da infinite sorgenti, tutti gli spas1m1 unitari, in alcuni sinceri, nei piu, volgarmente artificiosi, tendono esclusivamente a trarre d'impaccio i valentuomini della Confederazione del Lavoro, ancora sospesi fra il socialismo e la nazione, che vanno i:ercando a tastoni ... Niente unità contro natura, niente croce rossa sindacale. Bisogna indossare un'al– tra divisa, preferibilmente la camicia nera, che dovrà restare di moda ancora per molto tempo, perché troppa gente ha già cominciato ad approfittare della dolce rivoluzione. Quanto ai popolari, Il segretario della Confederazione bianca, si è espresso nei termini seguenti: "Secondo noi, ci sono varie ragioni che si oppongono alla realizzazione dell'unità sul terreno sindacale; cioè, ragioni tecniche, ragioni finalistiche, ragioni pratiche. Il mo– vimento classista propugnato dai socialisti senza distinzione di etichetta ha la sua anima nella concezione materialistica e nel determinismo storico che per i socialisti di tutte le scuole costituisce la molla unica propulsiva e informativa del movimento sindacale. Inoltre; gli on. D'Aragona, Baldesi, Buozzi - che piu si affannano in questi giorni a svolgere la tesi laburista di attualità - non possono aver dimenticato che nei paesi latini sono stati i Partiti che hanno dato origine alle Organizzazioni sindacali, diver– samente da quanto è avvenuto nei paesi tedeschi e anglosassoni nei quali il movimento operaio ha preceduto la formazione dei Partiti che ne hanno assunto la tutela. " 5 L'Avanti!, 8 dicembre, ha quindi buon gioco a deridere il "fallimento delle manovre illusionistiche socialdemocratiche. 11 Dunque disaccordo completo, e possiamo aggiungere, fallimento completo. Ad onta dell'intervento del melanconico di Gardone, i fascisti dicono molto esplicitamente che non potranno mai fondersi coi socialisti di tutte le qualità che fanno parte della Con– federazione Generale del Lavoro, perché intendono passare la spugna sopra le parole "lotta di classe" e "internazionalismo" che sono due principii programmatici dai quali il movimento proletario come noi lo propugnamo non può e non deve assolutamente prescindere. I popolari, poi, non esitano a dire che essi vogliono anzi rimanere ben distinti, entro i confini della loro organizzazione confessionale, perché affermano, che "mai, come nei momenti di crisi, occorre mantenere integro il proprio carattere e la propria fisionomia." Non c'è che dire: gli uomini che formano l'élite socialdemocratica sono dotati d'un intuito veramente eccezionale ed ammirevole I s "Avanti!," 8 dicembre. 40 BiblotecaGino Bianco

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