Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

L'assassinio dei Rosse/li a desistere dal suo atteggiamento" e a questo scopo il governo italiano ave– va "permesso" a Nello di raggiungere. il fratello; dunque il governo ita– liano non avrebbe avuto nessun interesse a far uccidere i due fratelli, men– tra l'uno cercava di ricondurre all'ovile l'altro; dunque i soli interessati a uccidere l'uno e l'altro erano gli antifascisti italiani. Erano, dunque, que– sti che avevano dato il mandato a Métenier e ai cagoulards! La motivazione della sentenza, pronunciata il 14 ottobre 1949, pubbli– cata sulla rivista Il Ponte del febbraio 1951, dedicò nove pagine dattilogra– fate, cioè piu di tremila parole, a smontare una per una tutte le difese de– gli imputati, con un rigore logico e una chiarezza di forma ammirabili. Conclusione: "dichiarazione della responsabilità dell'Emanuele e Navale." Ma, ad un tratto, la motivazione cambiò strada, ed espose in non piu che quaranta parole un dubbio amletico: La Corte non può dissimularsi un dubbio, tenue è vero, ma sempre un dubbio: che nel torbido mondo del fuoruscitismo internazionale in Francia potessero fermentare oscu– re tragedie, e che vittime di una di queste poteva anche essere stato Carlo Rosselli. In lingua povera: Emanuele e Navale dettero certamente il mandato al capo dei cagoulards francesi, ma potrebbe darsi che altri abbia dato agli stessi cagoulards lo stesso mandato all'insaputa di Emanuele e di Navale, e i cagoulards potrebbero avere eseguito non il mandato ricevuto da Ema– nuele e da Navale, ma quell'altro. Prove? Indizi? Nomi di persone? Nean– che l'ombra! Il "torbido mondo del fuoruscitismo internazionale" bastò a tutto. Nel silenzio della motivazione, voi avete piena libertà di accettare qualunque fra le spiegazioni messe in circolazione nel 1937: i comunisti italiani, i co– munisti spagnuoli, gli anarchici italiani, gli anarchici catalani, preferibil– mente gli amici politici di Carlo. Potete anche pensare alle due mogli di Carlo e di Nello, che volevano sbarazzarsi dei loro mariti. Potete pensare anche alla madre di Carlo e di Nello, che era stufa di quei due figli disco– li. Quelle quaranta parole vi permettono di pensarla come meglio vi pare e piace. In conseguenza e in dispregio delle precedenti nove pagine, Navale ed Emanuele furono assolti. Assolti Emanuele e Navale, era naturale che fosse assolto anche An– fuso. Anche se fosse stato condannato in Francia, avrebbe dovuto essere as– solto in Italia. Come spiegare una sentenza cosi mostruosa? Le Corti di Assise sono formate secondo una legge fascista (che ri– mane sempre intatta, co1ne quasi tutte le leggi fasciste) da due giudici di carriera e da cinque giurati, o, come sono chiamati, "giudici popolari." L'assoluzione di Emanuele e C.i dev'essere stata voluta dai cinque "giudici popolari," e forse da non piu che quattro fra essi. Invece la motivazione del– la sentenza fu stesa da uno dei due giudici che, se avesse deciso colla sua 631 22 ~.L.__ eca Gino Bianco

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