Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo II

L'assassinio dei Rosselli ra, non avrebbe dato l'ordine ad Angioy, se non lo avesse alla sua volta ricevuto dal suo superiore gerarchico, il ministro della Guerra, cioè Mus– solini. Anche se escludiamo che l'Angioy e il Pariani abbiano positivamen– te partecipato al mandato, rimane sempre il fatto che certo ne furono in– formati. E, allora, è mai credibile che il progetto di sopprimere Rosselli sia rimasto dal gennaio al giugno 1937 un segreto fra Ciano e Anfuso e An– gioy e Pariani, senza che nessuno ne abbia mai. parlato con Mussolini, mentre Ciano, ministro degli Esteri, e Pariani, sottosegretario alla Guerra, erano a contatto quotidiano con lui? Era quello un affare di ordinaria am– ministrazione? Anfuso domanda come mai Ciano e lui avrebbero potuto ordinare a Pariani e Angioy un delitto di quel genere senza l'approvazione di Mus– solini (n. 25). Giustissimo! I documenti scoperti al Ministero della guer– ra dimostrano appunto che Angioy e Pariani erano informati di quel che bolliva in pentola. E non doveva esserne informato anche Mussolini, al quale toccava in ultima analisi di ordinare, o almeno consentire o rifiutare? Nel Diario di Ciano, sotto la data 11 giugno 1938, troviamo che uno di quei malandrini che nei primi tempi della dittatura erano stati fra i piu facinorosi lanzichenecchi del giornalis1no mussoliniano, Settimelli, mi– nacciava di pubblicare un libro, se non lo pagavano a modo suo. Ciò che non sarebbe avvenuto, - scrive Ciano, - se io avessi potuto agire, tramite Emanuele, perché Settimelli era a Montecarlo. Il duce era d'accordo ... Questa soluzione è mancata L.. ] Però abbiamo concertato un piano: Settimelli dovrà tornare a Montecarlo, ed allora avremo maggiori probabilità di successo. Spero che un ratto con motoscafo sia possibile. Se no, vedremo. Emanuele è abile, senza scrupoli e sempre pronto all'azione. Un traditore come Settimelli non merita riguardi. Sotto la data 18 giugno 1938, Mussolini ordina a Ciano di "non agire per ora contro Settimelli 11 ; ha detto: "Pi u tardi la pagherà; i miei nemici sono finiti qualche volta in galera, e qualche volta sotto i ferri chirurgici. 11 Cesare Rossi era finito in galera, e Giacomo Matteotti e Carlo Rosselli sotto i ferri chirurgici. Quale dei due destini era riservato a Settimelli lo sa forse il servizievole Emanuele. Sotto la data 27 ottobre 1938, leggiamo che in Albania l'azione si comincia a profilare netta: uccisione del re (sembra che se ne incarichi K.oçi dietro un compenso di dieci milioni): movimento della piazza ecc.; invocazioni all'Ita– lia [...] Jacomoni garantisce che tutto può avvenire regolarmente con un mese di preav-, VISO. E sotto il 3 dicembre 1938: Ricevo Jacomoni. È con lui Koçi, l'uomo che si prepara a compiere il colpo contro il re d'Albania [...] L'organizzazione procede bene, e credo che tutto dovrebbe svolgersi secondo i piani previsti. 623 BiblotecaGino Bianco

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